
A far tremare i vertici dell’associazione che dal 2008 riuniva tutti i team iscritti al Mondiale ci ha pensato stavolta la Lotus-Renault che, per bocca del suo comproprietario Gerard Lopez, ha ammesso nei giorni scorsi la propria intenzione di abbandonare l’organizzazione qualora non venisse fatta luce sul famigerato RRA, il patto per la riduzione dei costi di gestione: “Penso che sia un’idea che sia balenata a molti, ma per quanto ci riguarda al momento non abbiamo ancora deciso cosa fare”.
Chiarezza in tempi brevi il monito di Lopez, secondo cui occorre affrontare con serenità il problema del tetto di spesa, cercando una soluzione che metta finalmente fine a tutti i dissapori: “Non è tanto un questione di numeri, ma di volontà. Bisogna decidere una volta per tutte cosa fare e sorvegliare sul rispetto delle regole. L’introduzione di un tetto di spesa, come già avviene tra l’altro in molti altri sport, è una cosa assolutamente positiva e utile, ma è necessario trovare un modo per evitare che qualcuno faccia il furbo e raggiri il regolamento.”
Dopo Red Bull, Ferrari, Toro Rosso e Sauber insomma, la lista dei transfughi potrebbe allungarsi ancora. Nonostante l’atmosfera tutt’altro che idilliaca tra i team, il presidente della FOTA e numero uno della McLaren Martin Whitmarsh però, non si dice troppo preoccupato e parla di collaborazione costruttiva tra le squadre: “Temi come la chiusura delle fabbriche durante la pausa estiva o l’autolimitazione dei costi sono temi per noi molto importanti e ne stiamo discutendo anche con le altre squadre con cui siamo in costante contatto. Monitorare i costi in F1 è sicuramente molto complicato, soprattutto per i piccoli team, ma un primo passo è già stato fatto. Adesso non resta che continuare nella direzione presa, con urgenza e impegno”.