caterham_07In pista non è stata certamente la più veloce, nelle due passate stagioni di presenza nel circus, ma almeno per quanto riguarda la presentazione della vettura 2012, la Caterham ha battuto tutti gli avversari. (continua...)

 

Dopo lo svelamento via Internet della nuova CT01, adesso la scuderia inglese, la cui attuale denominazione ha soppiantato la vecchia Team Lotus, è chiamata a confermare i progressi messi in mostra nel 2011, dove ha messo nettamente in riga le rivali dirette, Virgin e HRT, arrivando quasi a sfiorare la zona punti in un paio di occasioni.

A invocare il salto di qualità definitivo è il direttore tecnico della Caterham, il veterano del circus Mike Gascoyne: “Prima di fare proclami, penso sia necessario attendere che la vettura scenda in pista, e vedere i riscontri dei primi test; fino ad allora, abbiamo solo dati e numeri su cui lavorare. Quel che è certo è che ogni squadra ambisce a posizioni alte sulla griglia di partenza, e noi non saremo da meno; negli scorsi due anni abbiamo terminato decimi, in linea con il nostro obiettivo, ma ora credo sia giunto il momento di andare ancora più avanti”.

Oltre ad essere stata la prima vettura a mostrarsi agli appassionati, la CT01 è stata anche la più veloce a superare i severi crash test imposti dalla FIA, ottenendo l’OK addirittura prima dell’inizio del 2012: “Avevamo stabilito un certo programma di sviluppo, e lo abbiamo rispettato con successo, riuscendo a far omologare il telaio prima di Natale, probabilmente prima di tutti gli altri team”, ha specificato Gascoyne.

Il quale ha poi spiegato la presenza del muso particolarmente basso visto sulla nuova macchina, che ha suscitato un certo stupore; ma per Gascoyne questa soluzione sarà piuttosto comune: “È una conseguenza del cambio di regolamento, allo scopo di evitare che il naso delle vetture sia troppo alto; è normale che, essendo la nostra la prima a essere presentata, questo particolare abbia destato scalpore, ma posso dirvi che probabilmente si vedrà questo tipo di naso sulla maggior parte delle monoposto. Per quanto ci riguarda, abbiamo cercato comunque di mantenere l’anteriore il più alto possibile, in modo che il flusso d’aria arrivi al retrotreno in maniera ottimale”.

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