
Le ombre sono però tornate prepotentemente a Valencia, dove a dispetto del sole accecante e delle temperature roventi, il Kaiser è sceso addirittura al di sotto dello standard a cui ci ha abituato nella sua seconda carriera in Formula 1. Il 17esimo posto è una brutta macchia per un sette volte campione del mondo, e la ritrovata mancanza di competitività di Michael ha fatto emergere di nuovo forti dubbi, riguardo all’opportunità che il tedesco prosegua nel circus al termine di questa stagione.
Un indizio in tal senso lo ha dato proprio il suo capo, Ross Brawn, che ha insinuato più di un’incertezza sulla durata del contratto di Schumacher, affermando che in realtà trattasi di accordo per 2 anni, con opzione per un terzo, esercitabile da parte del pilota stesso. Facendo un rapido conto, vuol dire che il rapporto potrebbe interrompersi già alla fine di questa stagione, a meno che, appunto, il tedesco non decida di continuare anche nel 2012.
Evidentemente però fra Stoccarda e Brackley, al di là dei pessimi risultati della W02, le idee non sono troppo chiare, dato che Norbert Haug ha smentito che l’accordo si basi su queste condizioni: “Lo stesso Michael ha dichiarato di avere un contratto di tre anni, e fino a quel momento non stiamo pensando minimamente a cosa potrà succedere dopo”, ha affermato il vicepresidente di Mercedes MotorSport, sulla cui lunghezza d’onda si è schierata anche la manager di Schumacher, Sabine Kehm, la quale ha confermato che la permanenza del tedesco in Formula 1 fino al 2012 è garantita e assolutamente non in discussione.
Chi invece starebbe per perdere del tutto la pazienza è Nico Rosberg; il biondo è stanco del fatto che la Mercedes non sia in grado di competere con gli altri top team, e dopo Valencia non ha nascosto il suo disappunto: “Non si può andare avanti così”, ha tuonato il 26enne figlio di Keke.
Nico non si accontenta più di battere regolarmente Schumacher, ma avrebbe voglia di lottare quantomeno per vincere delle gare; una possibilità che altre scuderie interessate a lui, in particolare la Ferrari, potrebbero invece dargli.
L’eventualità di perdere Rosberg, quindi, è concreta, al punto che Brawn si è detto consapevole delle difficoltà che ci saranno nel trattenerlo alla Mercedes, se le cose non cambieranno in futuro: “Sono consapevole che per lui è frustrante correre in questo modo, anche perché è pienamente in grado di ambire alla vittoria; quindi ora tocca al team dimostrare il massimo impegno, sperando che avrà ancora fiducia nella squadra, come noi l’abbiamo in lui”, ha spiegato l’inglese.
Per il quale un addio di Rosberg sarebbe un problema ben più serio, rispetto ad un nuovo ritiro dalle corse da parte di Schumacher.