
“Chiaramente ora siamo in una situazione migliore per via dell’immenso sostegno della Mercedes,” ha dichiarato il 41enne ex ferrarista ad “Auto Motor und Sport”. “Ma non possiamo presumere di pensare che lotteremo per il campionato. Faremo un grosso salto avanti e, se tutto andrà bene, vinceremo delle gare.”
Ma quali sono stati i veri problemi alla monoposto W01 che hanno impedito a Schumi e ai suoi di ben figurare? Oggi, a bocce ferme, il tedesco può essere più preciso: “In retrospettiva, ci sono stati dei problemi. Il mio fondo era bruciato perchè gli scarichi erano troppo caldi, poi l’F-duct si attivava in punti dove non avrebbe voluto.” sottolinea Schumacher, ricordando come la Brawn GP vinse il titolo nel bel mezzo di una riduzione dell’organico a causa della defezione dei fondi della Honda.
“Tutti i problemi sono stati dovuti al fatto che siamo in fase di ristrutturazione, ma volevamo comunque lottare per il titolo. Ci sono stati tanti cambiamenti, dopo l’addio della Honda e la mancanza del denaro per tenere insieme il team,”
Il pilota della Mercedes ricorda alcuni episodi della stagione. Per esempio a Singapore, gara in cui Nico Rosberg ottenne il quinto posto, mentre Schumi si dovette accontentare appena della tredicesima posizione. “Una settimana dopo ricevetti l’analisi del team,” spiega. “Il mio compagno di squadra e io avevamo cinque gradi di differenza nell’incidenza dell’alettone anteriore. In Formula 1, questo è un mondo.”
Il pluri-iridato lamenta a mezza bocca delle differenze di trattamento rispetto al giovane Rosberg. “A Spa il mio F-duct non funzionava, ma io non dissi nulla. A Suzuka accadde di nuovo: un altro problema alla mia vettura, ma non a quella di Nico. Dissi a Norbert (Haug, direttore di Mercedes Motorsport, ndr) e a Ross (Brawn, team principal, ndr) che era tempo di spiegarmi i motivi.”
“Preferisco parlare dentro al team. Ovviamente, da parte mia è importante identificare i punti deboli, ma non dovevo mettere il dito nella piaga per far svegliare la squadra: ciò è accaduto automaticamente con i risultati. Sono convinto che nel 2011 non si ripeteranno questi problemi. Siamo estremamente motivati per tornare a vincere: questo è il principale requisito, dissi già all’inizio che non volevo guidare a centro gruppo.”
E la sua età e i tre anni di assenza dalle corse? Anche quelli hanno avuto un ruolo, certo: “Non ho più 25 anni e sono rimasto fermo per tre. La vettura era un compromesso. Con queste gomme (Schumacher ha avuto difficoltà con la costanza di rendimento delle Bridgestone di quest’anno, ndr), era difficile per me guidare come desideravo.”
Resta il fatto che un Rosberg altrettanto deluso della stagione ha però battuto costantemente il suo compagno di squadra. “Schumacher è un compagno di alto profilo e sono ovviamente felice di essere rimasto davanti a lui,” ha dichiarato il 25enne alla “Auto Bild”. “Prima o poi torneremo a vincere, ma non possiamo dimenticare che il distacco dalla testa è piuttosto ampio.”
L’ultima parola è quella di Bernie Ecclestone, affidata alla prefazione della “Official Formula 1 Season Review 2010″: “Mettete Schumacher su una delle Red Bull e vedremo cosa accadrà. Ma in realtà non sappiamo nemmeno quanto sia forte Rosberg. Magari Rosberg su una Red Bull li batterebbe tutti…”