
"Serve sempre del tempo per acclimatarsi al caldo e al tasso elevato di umidità, ma per me non è mai stato un problema. Il circuito è bello e difficile. L’anno scorso ho fatto una bella gara concludendo al quarto posto. Ero riuscito a passare Felipe Massa e a tenerlo dietro di me !" ha aggiunto il tedesco.
Qualificatosi in prima fila in Australia, Robert Kubica non ha visto la bandiera a scacchi a causa di un contatto con la Williams di Kazuki Nakajima. L’anno scorso in Malesia si era classificato ultimo dopo una foratura e dei problemi al cambio.
"Sono impaziente di correre in Malesia perché Sepang è una pista molto difficile che apprezzo. Naturalmente le condizioni climatiche sono estreme, ma per fortuna abbiamo già avuto delle temperature elevate a Melbourne che ci hanno permesso di adattarci un po’," ha indicato Kubica.
"L’anno scorso la vettura era molto competitiva, ma a me è andato tutto storto. Il GP della Malesia è una gara speciale per noi per la presenza del nostro partner Petronas. Abbiamo molti tifosi laggiù," ha proseguito il polacco.
"La gara in Australia ci ha dato una prima indicazione dei rapporti di forza tra le squadre, ma niente di più perché l’Albert Park possiede le proprie caratteristiche che non sono rappresentative. Per cui credo che in Malesia avremo un’immagine un po’ più chiara. Per la presenza di molte curve diverse, Sepang ha grosse sigenze a livello del set up," ha spiegato Willy Rampf, direttore tecnico.
"La sezione lenta richiede molta motricità. E’ cruciale avere una buona stabilità, soprattutto per le numerose curve veloci. E’ inoltre essenziale una buona efficacia aerodinamica. A Sepang le gomme posteriori soffrono enormemente e questo fenomeno quest’anno sarà aggravato dall’assenza del controllo di trazione," ha concluso Rampf.
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