La pausa estiva è quasi finita e la BMW Sauber si sta preparando ad affrontare la prossima sfida sul circuito di Istanbul, molto apprezzato in generale dai piloti in quanto offre un bel range di curve diverse e buone possibilità di effettuare sorpassi. (continua...) "La corsa dell’anno scorso è stata deludente per me. Ero ben piazzato in griglia, in sesta posizione, ma Fisichella mia ha toccato nella prima curva e mi sono dovuto accontentare di portare la vettura danneggiata all’arrivo. Su questo circuito è possibile superare ed è positivo. Il rettilineo è molto lungo, c’è un bel misto di curve lente e veloci. La curva 8 è quella che preferisco : è molto rapida e complicata," ha dichiarato Nick Heidfeld.

"Un circuito nuovo e molto bello, la cui curva 8 è già famosa: la maggior parte dei piloti la trova impegnativa. Molto lunga, è formata praticamente da quattro curve diverse, ma una volta impostata la traiettoria giusta, è divertente. La pista è difficile, perché a volte la macchina ‹tocca› perdendo grip e stabilità. Nel 2006 a Istanbul siamo stati molto veloci. Speriamo di fare ancora meglio quest’anno," ha confidato Robert Kubica.

"Il GP della Turchia arricchisce il calendario di F1. Costruito nella parte asiatica di Istanbul, il bellissimo autodromo presenta un layout affascinante. La città offre ai partner dei team ottime possibilità e strutture per eventi. Anche dal punto di vista della logistica questa gara è particolare: è il GP piú lontano dall’Europa centrale, al quale i team vanno però con i truck e i motorhome. La pausa prima della gara riduce un po’ lo stress," ha commentato Mario Theissen.

"L’Istanbul Park offre tutto quello che caratterizza un circuito moderno: tratti lenti, che richiedono una buona motricità, ma anche la ‹famigerata› curva 8 con quattro raggi differenti, che tuttavia viene percorsa con una sola traiettoria e a 250 km/h. A causa dei lunghi ‘dritti’ in salita la resi-stenza aerodinamica non deve essere troppo elevata. La chiave per ottenere dei buoni tempi è una buona efficienza aerodinamica," ha spiegato Willy Rampf.
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