Le voci della BMW in vista del gp di Monaco.Belle parole,soprattutto di Thessein ed Heidfeld,all'interno le interviste e le aspettative della 3a forza del mondiale,che non intende certo mollare questo posto,ma anzi,cercherà di puntarea al podio questo week-end. Il team con base a Hinwill affronterà la gara monegasca con grande fiducia ed ottimismo dopo i bei risultati nei primi quattro appuntamenti stagionali. Una F1.07 si è infatti sempre piazzata al quarto posto, consentendo alle truppe di Mario Theissen di diventare la terza forza del mondiale.
Naturalmente l’obiettivo del prossimo fine settimana è di mantenere questo statuto.
"Per un pilota, il tracciato di Monaco rappresenta qualcosa di particolare. C’è pochissimo margine per gli errori, ma si è al limite dappertutto. Ho già corso lì quando ero nelle World Series by Renault, ma questa volta sarà la prima esperienza al volante di una Formula 1. L’anno scorso avevo partecipato alle libere del giovedì, ma avevo girato poco a causa di problemi tecnici," ha affermato Robert Kubica.
"Il GP di Monaco è Formula 1 vissuta ‹sulla pelle›. Da nessuna parte gli spettatori possono vivere la gara così da vicino. E nessun Gran Premio è così famoso. La mondanità, gli yacht e i party possono piacere o non piacere, ma fanno parte dell’immagine della Formula 1. Dal punto di vista sportivo qui contano soprattutto una guida pulita e precisa, un buon high-downforce-aeropackage e un motore che offre una buona guidabilità anche ai bassi regimi," ha commentato Mario Theissen.
"Sul tracciato di Monaco si registra la velo-cità media piú bassa in assoluto, ragion per cui è necessaria la massima deportanza. Una downforce elevata è piú importante dell’efficienza aerodinamica. A Montecarlo si vedono varianti di ala che non vengono usate su nessun altro circuito. In uscita dalle numerose curve lente conta soprat-tutto la buona trazione. Estremamente importante è anche la motricità, così come la risposta precisa della macchina, perché il minimo errore può comportare un contatto con il guard-rail e, inevitabilmente, il ritiro," ha aggiunto Willy Rampf.
"L’impressione che si ha volando tra le case è unica. Pochi centimetri fanno la differenza. Assolutamente ‹thrilling›. Il rombo che s’infrange sui muri, gli spettatori a pochi metri, che vivono sulla pelle la velocità e il sound. L’atmosfera è vibrante – anche la notte, quando i piloti riposano. Per alcuni anni ho vissuto a Monaco e personalmente ritorno sempre volentieri nel Principato," ha concluso Nick Heidfeld. da f1-live.com