Forse il nome non suona subito familiare, ma lo spagnolo Alejandro Agag non e' affatto nuovo al mondo della F1. Uomo d’affari influente, genero dell’ex-primo ministro José Maria Aznar, ha scoperto, anche grazie ai successi del connazionale Fernando Alonso, quanto appassionante e soprattutto proficuo possa rivelarsi il cosiddetto Circus. (continua...) Il sito in lingua inglese Crash.net smentisce tuttavia la notizia, riportata dal settimanale tedesco Auto Bild, dell’acquisto da parte del businessman del 50% del team Super Aguri. Una transazione resa necessaria a seguito della crisi che aveva investito la scuderia nipponica nelle battute finali della passata stagione e che ha costretto al licenziamento di trenta dipendenti.

Tutta colpa dello sponsor principale, SS United, che ha mancato di onorare alcune scadenze pattuite con la squadra fondata da Aguri Suzuki, pilota di F1 negli anni dal 1988 al 1995. "Non ci siamo parlati di recente e non vi e' alcuna trattativa in corso con il sig. Agag", chiarisce su Crash.net Daniele Audetto, Direttore Sportivo del team Super Aguri. Le prime indiscrezioni circa una possibile partecipazione esterna alla scuderia giapponese risalgono alla scorsa estate, piu' precisamente al mese di agosto, quando le agenzie di stampa riportarono il nome di Adrian Campos, altra vecchia conoscenza della classe regina dell’automobilismo, quale new entry per il Mondiale 2008.

L’ex corridore spagnolo, titolare di un omonimo team impegnato in GP2 (Campos Grand Prix), avrebbe mandato avanti il principale azionista, Agag appunto, lo stesso manager che nel paese natale controlla i diritti televisivi della F1 attraverso una societa' denominata Stacourt Limited, fondata insieme a Flavio Briatore. La partnership tra i due, con l’inserimento del numero uno del Circus Ecclestone, ha valicato la lingua di cemento dei circuiti per approdare in uno stadio di calcio, piu' precisamente quello dei Queens Park Rangers, club inglese di seconda divisione.

Agag sembra ricoprisse, inoltre, un ruolo non secondario, nel progetto Prodrive F1, poi naufragato. E non sono pochi coloro che lo additano come possibile successore di patron Bernie, considerato il rapporto molto profondo, oseremmo dire filiale, che esiste tra i due.
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