La squadra nipponica si appresta ad affrontare un’altra gara difficile sul tracciato canadese di Montreal, il quale presenta come Monaco delle vie di fuga molto ridotte e dei muri molto vicino alla pista.
(continua...) Antonio Cuquerella, ingegnere di pista della vettura di Anthony Davidson, fornisce le sue impressioni su questa sesta manche del mondiale di Formula 1 2007.

"I due circuiti hanno una superficie piuttosto scivolosa, questo ci incita ad utilizzare le gomme più tenere della gamma Bridgestone. La vicinanza dei muri limita il margine di rischio che è possibile prendere. Ma le regolazioni delle macchine sono totalmente diverse. In Canada servono pochi appoggi aerodinamici per favorire una velocità media molto elevata, fattori come la potenza diventano importanti, elementi non appropriati a Monaco," ha spiegato Antonio.

"Le due piste sono molto esigenti per i freni, ma in modo differente : Monaco a causa della temperatura, in Canada per la potenza richiesta per frenare. Il set up sarà totalmente diverso per ragioni aerodinamiche. Questo circuito richiede una vettura agile nei cambi di direzione ed una buona stabilità in frenata."

"A Montreal i piloti utilizzano al massimo i cordoli, per cui dobbiamo adattare di conseguenza le regolazioni.
Normalmente, le condizioni di pista non sono ideali nel primo giorno, questo ci porta a cambiare l’equilibrio durante il weekend. Le occasioni di superare sono rare, ma è possibile."

"Non tutte le squadre saranno conservatrici optando per una strategia ad una sosta, ce ne saranno certamente due. L’impatto del peso di carburante nn è enorme a Monteal. La via dei box è abbastanza corta, ma la degradazione delle gomme è intensa. Sono i fattori più importanti per definire la tattica. Sarà anche una gara esigente per i motori."

"Nell’insieme la squadra ha fatto del suo meglio nelle prime cinque gare stagionali. Chiaramente il nostro primo punto segnato al Catalunya rappresenta il risultato di tutto il nostro lavoro," Ha concluso Antonio Cuquerella. www.f1-live.comI