Nessuna rivoluzione. Quasi una novità, trattandosi della Red Bull, ovvero un team che nelle ultime stagioni ha portato o riproposto concetti poi ripresi alla svelta da più avversari. Eppure questa RB12 non è altro che un'armonizzazione di tutte le componenti principali. Lo scopo è far funzionare tutto assieme alla perfezione. (continua...)

Parola di Adrian Newey, chief techincal officer della Red Bull, che ha illustrato il lavoro svolto a Milton Keynes negli ultimi mesi. In Inghilterra il team ha cercato di correggere gli errori fatti in fase di progettazione e sviluppo della RB11 per cercare di recuperare il gap dai rivali principali, facendo perno su un regolamento praticamente immutato rispetto alle ultime stagioni.

"Spesso mi sono chiesto di quale area della monoposto fossi maggiormente soddisfatto, ma con i regolamenti stabili ancora in vigore al momento è difficile trovare molte aree nuove da poter sfruttare. Detto ciò, su questa vettura abbiamo cercato di concentrarci su un pacchetto molto coeso, dunque sospensioni, disegno del telaio e aerodinamica".

"Tutte queste componenti abbiamo cercato di farle lavorare con più armonia possibile. Penso che la nuova vettura sia il frutto della lezione che abbiamo imparato dallo scorso anno e tutte le indicazioni derivanti dalle nostre simulazioni suggeriscono che il telaio di questa stagione dovrebbe essere competitivo", ha concluso l'ingegnere di Stratford-upon-Avon.

www.motorsport.com