Adesso la notizia è ufficiale: la FIA ha escluso dalla classifica del Gp d'Australia Daniel Ricciardo, secondo classificato al traguardo con la Red Bull Racing alle spalle del vincitore Nico Rosberg. Il collegio dei commissari sportivi ha emesso un provvedimento di esclusione di tre pagine per motivare la squalifica del pilota australiano per il consumo irregolare di carburante che ha ecceduto il limite fissato in 100 kg/h quando i motori superano il regime di 10.500 giri. (continua...)
L'esclusione è scattata per la violazione dell'articolo 3.2 del Regolamento Sportivo di F.1 e l'articolo 5.1.4 del del regolamento tecnico, ma la squadra di Milton Keynes ha notificato alla FIA la sua intenzione di porre un ricorso d'appello con effetto immediato.
Secondo Red Bull Racing e Renault ci sarebbero delle incongruenze nei dati diffusi per tutto il weekend sul misuratore di flusso del carburante FIA e i ricorrenti sono fiduciosi nel dimostrare che il carburante usato fosse nel pieno rispetto delle normative vigenti.
Charlie Whiting ieri aveva diffuso un comunicato alle squadre (numero 24) nel quale spiegava che era in corso una revisione dei dati di flusso del carburante dopo i dati raccolti nelle prove libere e che la modifica sarebbe stata applicata per le qualifiche e la gara.
Nel testo si spiegava che il limite massimo di flusso del carburante sarebbe stato controllato con una frequenza di 5 Hz invece dei soliti 10Hz (parametro fdmFFMFuelFilter) configurati nei dati di acquisizione FIA.
Per i vincoli di tempo il monitoraggio con i nuovi valori non era stato adottato in qualifica, ma sarebbe partito in occasione della gara. La FIA ha dimezzato la frequenza dei controlli passando da dieci al secondo a soli cinque. Che ci fosse qualcosa che non andasse?
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