toyota_10Jarno Trulli

Il Fuji Speedway si avvicina; a cosa pensi?
Si tratta di un evento importante in senso globale, perché per noi e' senza dubbio una gara di casa, e davanti ai nostri tifosi desideriamo ottenere un bellissimo risultato. Noi tutti stiamo aspettando con ansia il Fuji Speedway, sperando di essere competitivi e di ottenere un bel risultato grazie a buone prestazioni. Inoltre, le ultime corse di questa stagione sono fondamentali per la conquista del quarto posto in classifica costruttori, quindi dobbiamo sfruttare al massimo tutte le occasioni per guadagnare punti. Non vedo l'ora che arrivi il momento di questa gara.

Ti piace guidare al Fuji Speedway?
Il circuito e' interessante e l'impianto e' davvero ottimo. La caratteristica principale della pista e' il lunghissimo rettilineo, che pero' e' seguito da una parte ricca di curve, quindi per l'assetto bisogna trovare un compromesso tra alta velocita' in rettilineo e buona aderenza in curva. Tutto questo risulta piuttosto impegnativo, ma a me piacciono le sfide!

Hai molti tifosi in Giappone?
La Toyota ha le sue origini in Giappone, quindi il team ha molti tifosi giapponesi. Molte di queste persone sono anche miei tifosi personali, e negli anni non mi hanno mai fatto mancare il loro sostegno. In Giappone sono sempre il benvenuto, le persone sono molto calorose e affettuose, quindi sono sempre contento di venire in questo Paese, dove i tifosi mi sono vicini e non mi fanno mai mancare il loro supporto. Ogni anno ci incontriamo e trascorriamo una serata insieme, chiacchierando e passando il tempo; e' molto bello, ed e' magnifico sapere di avere tifosi cosi' fedeli, e questa e' una motivazione in piu' per regalare loro un bel risultato.


Timo Glock

Hai mai guidato prima al Fuji Speedway?
Questa sara' la mia prima volta al Fuji Speedway; l'anno scorso mi sono perso il Gran Premio del Giappone perché ero a Valencia per le ultime gare della stagione GP2, in occasione delle quali ho vinto il titolo. In precedenza avevo partecipato al Gran Premio del Giappone nel 2004, ma si correva a Suzuka. Ovviamente ho gia' studiato il tracciato del Fuji e ho guidato in pista al simulatore, ma di certo non e' come vederlo dal vivo; sembra una pista interessante, con un rettilineo lunghissimo che mi ha davvero colpito!

Sarai contento di correre il tuo primo Gran Premio del Giappone per la Panasonic Toyota Racing, no?
Certamente. Ogni pilota e ogni scuderia ha i suoi tifosi in Giappone, ma penso che arrivare nelle vesti di un pilota Toyota sara' una sensazione davvero speciale. Nel corso dell'anno i nostri tifosi giapponesi non ci fanno mai mancare il loro sostegno, ma vederli numerosi in tribuna a salutarci sara' senz'altro fantastico; so quanto desiderino la nostra vittoria, e la mia promessa e' che daremo veramente il massimo. Di sicuro non ci manca il potenziale per ottenere un risultato memorabile, e la nostra priorita' e' guadagnare molti punti per riconquistare il quarto posto in classifica costruttori; secondo me ce la possiamo fare.

Il Gran Premio del Giappone prevede piu' impegni del solito?
La settimana sara' sicuramente fitta di appuntamenti. Sono rimasto a Singapore per alcuni giorni dopo la gara e poi sono volato in Giappone martedi' per alcune attivita' promozionali: si tratta della nostra gara di casa, il team e i piloti si trovano sotto i riflettori, ed e' una cosa magnifica.


Tadashi Yamashina – Presidente e Team Principal

Il Gran Premio del Giappone e' alle porte; impaziente?
Decisamente; non vedo l'ora di andare al Fuji Speedway. L'anno scorso l'impianto ha ospitato un Gran Premio per la prima volta dopo 30 anni, e sono rimasto molto impressionato dal circuito. Inoltre, si tratta della gara di casa non solo per la scuderia ma anche per me personalmente; durante la mia permanenza in Giappone incontrero' numerosi amici e colleghi, quindi l'atmosfera sara' molto speciale. Naturalmente in pista ospiteremo anche alcuni alti dirigenti della Toyota Motor Corporation, e spero proprio di poterli omaggiare con una prestazione davvero straordinaria.

Il team si sente piu' sotto pressione per il Gran Premio del Giappone?
Non direi che siamo piu' sotto pressione; naturalmente la Toyota Motor Corporation ci sollecita con i suoi incoraggiamenti, ma i loro commenti sono molto positivi, e sono molto interessati alle prestazioni del team. All'interno dell'azienda siamo noi stessi a spingere per fare del nostro meglio ad ogni corsa, quindi a maggior ragione in occasione della nostra gara di casa al Fuji. Il lavoro di squadra e' molto importante in Toyota, e ogni settore della societa' lavora come parte di un unico team, quindi il sostegno e l'incoraggiamento degli alti dirigenti ci aiutano molto; ci invitano a dare il massimo, e non si tratta certo di pressioni negative.

Quali sono i vostri obiettivi per il Gran Premio del Giappone e per le gare conclusive della stagione?
Per il Gran Premio del Giappone, l'intento e' quello di guadagnare molti punti, magari arrivando anche sul podio. Per quanto riguarda le gare che ci separano dalla fine della stagione, e' fondamentale ridurre il distacco dai team di testa, perché al momento e' maggiore di quel che dovrebbe. Comunque, continueremo a lottare per salire ancora sul podio e per soddisfare la nostra prima ambizione, cioe' vincere gare.


John Howett – Presidente

Il Gran Premio del Giappone e' una gara di casa per la Panasonic Toyota Racing, ma e' la gara di casa?
Per il nostro team, le gare di casa sono tre. Dato che abbiamo sede a Colonia, il nostro evento locale e' la corsa in Germania; naturalmente quando si corre al Nürburgring e' ancora piu' vero, ma anche a Hockenheim ci sentiamo a casa. Poi c'e' il Gran Premio del Belgio; Spa si trova solo a un'ora di distanza dalla fabbrica, ma soprattutto e' l'evento di casa per la Toyota Europe, che ha sede a Bruxelles. Infine si arriva al Fuji Speedway e al Gran Premio del Giappone; per noi e' un evento importantissimo, e ovviamente e' una gara di casa perché la Toyota e' giapponese. In occasione di tutte queste gare troviamo ad accoglierci i tifosi locali e siamo particolarmente ansiosi di ottenere buoni risultati.

Quanto Giappone c'e' nella Panasonic Toyota Racing?
La Toyota ha una cultura aziendale, piu' che una cultura nazionale; i nostri impianti di produzione si trovano in ogni continente e vendiamo veicoli praticamente in tutti i Paesi del mondo. A livello di scuderia, direi che la Panasonic Toyota Racing e' globale; siamo troppo internazionali per affermare di essere giapponesi, tedeschi o anche soltanto europei. Forse e' piu' giusto dire che e' lo spirito ad affondare le sue radici in Giappone. Il team e' costituito in gran parte da giapponesi, ma operiamo indipendentemente dalla societa' madre; fondamentalmente, all'inizio di ogni anno concordiamo un budget e una strategia, e loro si fidano del fatto che perseguiremo gli obiettivi.

Crede che la Panasonic Toyota Racing riuscira' ad arrivare quarta in classifica costruttori?
Sono convinto che quest'anno il quarto posto e' nelle nostre possibilita', perché so che abbiamo la potenzialita' e la volonta' per raggiungere i nostri obiettivi. Comunque, non e' che il team corra per arrivare quarto; corre per vincere. Infatti, abbiamo altri obiettivi per la parte conclusiva della stagione; intendiamo migliorare le nostre prestazioni in rapporto a quelle delle altre scuderie, e dato che questo significa lottare per arrivare sul podio, per raggiungere lo scopo ci stiamo dedicando anima e corpo allo sviluppo della vettura. Allo stesso tempo dobbiamo continuare a progredire anche nello sviluppo della vettura 2009; non e' un compito facile, ma niente e' facile in Formula 1, e noi siamo pronti ad affrontare la sfida.

www.f1grandprix.it