
Kobayashi è il primo a chiedere scusa agli addetti al cambio gomme: “L’incidente al pit-stop è stata colpa mia e voglio chiedere scusa alla squadra”, ha detto il giapponese. “Naturalmente ho dovuto spingere al massimo per i punti, ma senza dubbio ho frenato troppo tardi in pit-lane Le ruote anteriori si bloccate, non riuscivo più a controllare l’auto, ed è così che ho superato la piazzola di sosta. Sono terribilmente spiacente questo è accaduto, e spero che i tre meccanici che ho colpito possano guarire presto. Fino a quel punto la mia gara era buona, avevo migliorato dal 17° posto in griglia ad una posizione tra i primi dieci, e speravo di finire a punti”, ha spiegato il nipponico.
Sergio Perez invece spiega l’incidente con Maldonado all’11° giro, invitando i commissari di gara a punire il comportamento del venezuelano della Williams, definito un pilota pericoloso: “Pastor è un driver che non rispetta gli altri piloti,” ha detto il messicano alla BBC. “E’ un dato di fatto. Ero già davanti e c’era lo spazio per passare, ma mi ha spinto verso l’esterno speronandomi. Non capisco il modo in cui sta guidando. Spero davvero che i commissari facciano qualcosa, perché negli ultimi tre o quattro GP ha fatto sempre qualcosa a qualcuno. Non è la prima volta che ha danneggiato il mio weekend. Ha fatto lo stesso con Lewis Hamilton a Valencia e gli hanno dato una penalità. Non credo che sia sufficiente. Non imparerà mai se non si farà qualcosa. E’ un pilota molto pericoloso e può far male a qualcuno”. Perez ha anche rivelato che un certo numero di piloti non sono soddisfatti del modo in cui guida il venezuelano: “Ognuno è preoccupato per lui. E’ un pilota che non rispetta, non sa che stiamo rischiando la nostra vita e non ha considerazione. Non è una questione di non darmi strada, non ha proprio nessun senso. Il modo in cui guida è pericoloso e i commissari devono fare qualcosa adesso”, ha concluso Perez.