sauber_107Il secondo posto stagionale di Sergio Perez, ha nuovamente alimentato le voci sul suo passaggio a un top team. Peter Sauber, però, ha ancora una volta minimizzato la questione, ma le voci corrono sempre di più nonostante il recente commento del presidente della Ferrari Luca Cordero di Montezemolo sull’inesperienza del messicano. (continua...)

 

“Fondamentalmente lo prendo come un complimento,” ha riferito al giornale svizzero “Blick” il fondatore e proprietario dell’omonimo team, sulle voci circolanti attorno al proprio pilota. “Vuol dire che sta facendo bene,” ha detto. Merito anche di una buona vettura, la C31, la migliore che Hinwil abbia mai sfornato dopo quasi 20 anni di storia secondo il patron elvetico. Non si può non evidenziare il sesto posto nel Mondiale: “Essere a breve distanza dalle frecce d’argento è una bella sensazione,” ha evidenziato.

“Penso che Perez ora sappia esattamente ciò che ha con la nostra auto,” ha aggiunto poi Sauber, escludendo convinto che possa interrompersi durante la stagione il contratto col pilota, se dovesse arrivare una grossa offerta: “Sì, ma non accadrà certo quest’anno. Oltre a questo, penso che non sarà così facile per lui lasciare il nostro team”.

Passando al lato tecnico, Sauber ha comunque confessato sempre a “Blick”: “È vero, dobbiamo migliorare in qualifica”, ma ha aggiunto a sorpresa: “Per me, questo risultato è più importante del secondo posto in Malesia. Il GP del Canada è stata una gara del tutto normale: niente pioggia, niente safety car, e il solo a ritirarsi è stato Schumacher. Ripeto: Hinwil ha sfornato la miglior macchina mai avuta dall’ingresso in Formula 1 nel 1993″, ha poi ribadito parlando della bontà della nuova vettura.

“Il 75 per cento del successo è solo sul versante dell’aerodinamica e ora siamo l’invidia della maggior parte dei nostri rivali” ha continuato, sottolineando con un po’ di amarezza le battute d’arresto in Bahrein e al GP di Monaco su una partenza da incorniciare: “È fastidioso, perché la C31 è ideale su tutti i tipi di circuito. Siamo competitivi ovunque”. E interpellato sulle qualità o i limiti dei piloti, Sauber ha precisato: “Kobayashi è un bravo ragazzo. Amo il suo atteggiamento e avrà successo con noi”. Passano invece al messicano: “Beh, Sergio è veloce ed è gentile con le gomme. Nel secondo anno si possono ancora fare errori, ma questo non significa che debbano piacerci!”.

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