
Un comunicato stampa Renault ha confermato che il suo pilota ha subito ‘una operazione programmata’ per recuperare la piena mobilità del gomito destro, infortunato quando Kubica ha avuto un incidente durante il Rally di Ronde Andora il 6 febbraio.
I chirurghi hanno detto di non aver incontrato alcuna complicazione e che l’operazione e’ stata un ‘successo totale’.
Il manager di Kubica, Daniele Morelli, ha dichiarato: “Robert ha lasciato la sala operatoria pochi minuti fa. Fortunatamente posso confermare che l’operazione è completamente riuscita, così all’articolazione del gomito tutto è stato risolto e la funzionalità è ora buona.”
“Sicuramente questo sarà l’ultimo intervento chirurgico, per cui possiamo dire che domani inizia la fase finale con pieno recupero delle funzionalità del braccio, e Robert sarà in grado di iniziare l’allenamento specifico per riprendere il controllo pieno della sua funzionalità”.
Morelli ha aggiunto che è ancora troppo presto per sapere quando Kubica potrebbe tornare nell’abitacolo di una vettura di Formula 1, ma che il futuro del 26enne pilota polacco potrebbe diventare più chiaro da metà ottobre.
“E ‘inutile pensare troppo avanti in questo momento”, ha detto. “La cosa fondamentale è che noi siamo certi che Robert ha ritrovato la sua piena capacità di tornare a correre. Dobbiamo ora lasciare che la natura faccia il suo corso e consentire a Robert di recuperare la forza fisica come era prima, ovviamente, persa dopo tanti mesi di ricovero e interventi chirurgici. Tuttavia oggi, è certamente una giornata molto positiva per lui e la fase finale inizia domani.”
“Con essa saremo in grado di conoscere, entro un mese o un mese e mezzo al massimo, quando Robert sarà in grado di tornare in pista.”
Parlando della ripresa che Kubica ha attraversato dopo l’incidente che ha parzialmente tagliato il braccio destro del polacco, Morelli ha detto: “Ha avuto molte diverse fasi. I primi tre mesi sono stati la fase di emergenza, quando Robert forse non si è nemmeno reso conto di quanto serio e complesso era il suo caso e quali sarebbero state le conseguenze.”
“Lui sicuramente ha reagito nel miglior modo possibile, in modo costruttivo. Ha ovviamente avuto alti e bassi, con una tristezza maggiore nei weekend di gara perché, ovviamente, non poteva partecipare, ma per il resto direi che si è concentrato sul suo ritorno.”
“Non solo Robert, ma tutti noi vogliamo cominciare a metterci alle spalle tutti questi sentimenti, e cominciare a pensare a quello che possiamo fare il più presto possibile.”
Indiscrezioni provenienti dalla Svizzera intanto, parlano di un possibile test al simulatore nella factory di proprietà della Toyota. Nient’altro che un assaggio, un’opportunità per il polacco (in conformità con il divieto di test nel corso della stagione) di riprendere contatto con una vettura di F1 e con il suo ambiente naturale: la pista. Anche se per ora, solo virtuale.