
“Nel 2010, ha dimostrato in diverse occasioni di avere chiaramente il potenziale per fare risultato,” riconosce il presidente del team, Gerard Lopez. “Si trattava solo di mettere tutto insieme nello stesso weekend, gara dopo gara, e questo sarà il suo obiettivo per il 2011. In più, grazie a Vitaly e al team, la Russia si sta aprendo alla Formula 1. Negli ultimi mesi, abbiamo stabilito collegamenti stretti con questa nazione e alcune delle sue aziende più forti.”
Petrov è pronto a rilanciare sugli obiettivi per il prossimo anno: “In molti sensi, il 2010 è stato un anno di apprendistato, il 2011 sarà quello dei risultati. Quest’anno in tante occasioni ho commesso errori e perso punti: è qui che posso migliorare. Devo essere più consistente.” Restano comunque dei bei ricordi del 2010: “La gara a Shanghai, quando superai Schumacher e Webber e conquistai i primi punti. Poi, la prima volta in cui entrai nella Q3, in Turchia. E, ovviamente, la gara in Ungheria, probabilmente il mio migliore weekend.”
Il russo racconta anche i cambiamenti che la sua vita ha subito da quando è diventato un pilota di Formula 1: “Viaggio molto di più e non ho tempo per me, ma non mi lamento, perchè amo ciò che sto facendo. Mi sento ancora come un bambino il giorno di Natale tutte le volte che entro in macchina. La vita non è facile come molti credono, ovviamente, e in F1 c’è molto più da fare che semplicemente guidare la vettura, ma è un’esperienza incredibile e so di essere fortunato.” Cresciuta è anche l’attenzione nei suoi confronti dalla Russia: “Recentemente, una delle principali riviste di lifestyle mi ha incluso nei dieci single più attraenti della nazione!”
E sui programmi dei prossimi mesi, prima dell’inizio dei test il prossimo febbraio, Petrov scherza: “Stavo pensando a trascorrere qualche giorno a Maranello, quest’inverno, ma mi hanno detto che forse non era l’idea migliore! Seriamente, dopo un anno intenso mi prenderò il tempo per tornare a casa e vedere la mia famiglia e miei amici. E’ anche il momento per ricaricare le batterie così da poter tornare fresco il prossimo anno. Sto già lavorando sodo sulla mia forma e allenandomi molto per prepararmi all’inizio della stagione. Poi, a gennaio, sarò in fabbrica per vedere i miei ingegneri e preparare il sedile per la nuova vettura.”