
Sulla questione, che ha stizzito e non poco le scuderie Red Bull, Lotus e forse anche la Ferrari, pronte a protestare, la McLaren al momento ha preferito defilarsi, considerando di poter contare per ora sulla vettura più competitiva. “Non abbiamo una forte opinione in un verso o nell’altro,” ha riferito il direttore tecnico Paddy Lowe durante una teleconferenza Vodafone. Sull’F-duct, però, si continuerà a discutere anche nel fine settimana in Cina, considerando che secondo alcune indiscrezioni il direttore tecnico del team Lotus, James Allison, avrebbe due nuovi argomenti contro la legittimità del dispositivo.
L’atteggiamento pacato della McLaren ha fatto sorgere anche l’ipotesi che negli ambienti di Woking sia allo studio un sistema simile, forse addirittura prossimo all’introduzione. Ma Lowe su questo ha detto: “Fino a quando non avremo chiara la situazione è difficile fare uno sforzo enorme in questa direzione. Ecco dove ci troviamo al momento”.
Lowe si è soffermato anche su un altro importante aspetto: “Non esiste uno spirito del regolamento”. In pratica, se fosse riscontrata l’irregolarità di tale sistema nel nuovo dibattito, questo sforzo sarebbe vanificato. Resta infatti da capire se l’azione congiunta tra F-duct e DRS sia definitivamente accettata e se il divieto di dispositivi mobili azionati dal pilota, al di fuori dell’ala posteriore, venga rispettato. Quindi il tecnico di Woking ha concluso: “Il dibattito intorno a questo aspetto non riguarda la possibilità di mantenere questo sistema o se la vettura segua questo spirito o meno, si tratta di capire se per la lettera dei regolamenti non possano farlo”.