
Sulla gara di Sepang ha le idee chiare: “quella della Malesia è una pista che mi piace molto, è ampia, veloce e ci sono curve impegnative da affrontare ad alta velocità che seriamente possono farti guadagnare millesimi importantissimi.
Dopo i risultati che abbiamo potuto analizzare in Australia, abbiamo tutte le credenziali per sperare di disputare un’altra gara positiva in Malesia: rispetto all’Albert Park, quello di Sepang è un circuito dove le vere differenze tra le vetture emergono e non vedo l’ora di usare il KERS e l’ala mobile posteriore per vedere quali differenze sento rispetto al circuito di Melbourne.
Ho avuto un piccolo problema verso il finale di gara in Australia e lo abbiamo analizzato: probabilmente il fondo vettura non è stato ben agganciato al telaio, ma è stato piacevole vedere come abbia retto. Davanti alla supremazia della Red Bull, la mia speranza è quella di riuscire a fare un altro giro perfetto in qualifica, per partire sempre li davanti”.
Jenson Button, deve assolutamente riscattarsi dalla figuraccia di Melbourne che l’ha visto penalizzato nelle prime battute della gara per aver effettuato un sorpasso su Felipe Massa, grazie ad un taglio di chicane. Cominciare bene l’anno da Sepang può essere uno stimolo in più pensando alla sua vittoria su questa pista nel 2009.
“Quando ho iniziato a correre in F1, la Malesia era uno dei circuiti di nuova generazione, tra i più nuovi; dopo 10 anni di corse, posso dire che ora è uno di quelli che meglio è “invecchiato”.
E’ sempre stata una bella pista dove hai bisogno di una vettura molto efficiente a causa del susseguirsi di curve veloci ampie o strette: dopo il circuito di Melbourne, se non hai un carico aerodinamico adatto, questa è la pista che più riesce a punire vetture e piloti.
Sicuramente oltre alle caratteristiche tecniche, i piloti hanno una difficoltà in più dal punto di vista psico-fisico: è fondamentale avere a disposizione da bere per tutta la durata della gara, altrimenti si rischia pesantemente la disidratazione. Questo è uno dei motivi per i quali ci dobbiamo allenare seriamente durante l’inverno, per essere pronti ed efficienti quando dobbiamo affrontare questo genere di sfide con il proprio corpo, prima che con la pista.
Sul circuito di Sepang ho grandi ricordi, qui vinsi nel 2009 e le condizioni erano davvero allucinanti: non scherzo se dico che la pista era davvero allagata ed era come se stessi guidando su un fiume… speriamo che non ci sarà la pioggia quest’anno e potremo avere un altro week end positivo”.