In un'intervista rilasciata alla testata The People, un Ron Dennis in "grande forma" ha spiegato l'approccio del suo team alla scelta dei piloti e non ha risparmiato un commento al vetriolo su buona parte degli altri, per l'esattezza la meta'...: (continua...) "Il cinquanta per cento della griglia e' formata da piloti che non valgono molto. Da parte nostra, ne volevamo uno che fosse giovane e fresco, non qualcuno di riciclato proveniente da un'altra squadra, con abitudini e forma mentale maturate da un'altra parte. Desideravamo una persona in ascesa e non l'opposto, magari qualcuno nella sua parabola discendente. Un pilota proveniente da altre squadre sarebbe stato uno spreco di denaro e noi desideriamo invece prendere l'iniziativa, lanciando personaggi nuovi. Se si desidera essere la squadra migliore, bisogna essere innovatori e scegliere un pilota che abbia certe caratteristiche, che riguardano la condizione fisica, ma anche il suo comportamento e la sua immagine. Un team di Formula 1 e come un piccolo esercito, altamente addestrato e con una missione specifica: vincere le gare. Il modo per fare funzionare una squadra richiama un po' le regole militari: le emozioni umane non sono escluse, ma ci vuone disciplina e pianificazione".
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