Il 2015 può essere definito senza ombra di dubbio un anno orribile per la McLaren. Il penultimo posto in classifica costruttori con soli 27 punti conquistati non era certamente l'obiettivo che il team si era posto all'inizio della stagione, complice anche una performance al di sotto delle aspettative della power unit Honda. (continua...)
Proprio tra il motorista giapponese ed il team di Woking si è assistito ad uno scambio di accuse che non ha fatto altro che avvelenare un clima già teso in casa McLaren. I responsabili della scuderia hanno scaricato la colpa sul progetto Honda, mentre i giapponesi hanno ritenuto il telaio della vettura non all'altezza.
Spesso, inoltre, si è data la colpa degli insuccessi al packaging estremo del retrotreno della vettura, tale da essere definito size zero proprio per ridurre al minimo gli ingombri a tutto vantaggio dell'aerodinamica.
Su questo aspetto è intervenuto Eric Boullier, intervistato dai colleghi di Motosport.com, che ha ritenuto corretta la scelta aggressiva presa in fase di progettazione della monoposto: "Staremo a vedere. Bisogna tuttavia ricordarsi che nel corso della stagione non abbiamo potuto cambiare tutto ciò che avremmo voluto sul motore. Uno degli elementi base del sistema di recupero dell'energia non ha soddisfatto le nostre aspettative e questo ci è costato parecchi secondi al giro in gara".
Il racing director del team di Woking non ritiene di aver peccato di presunzione nello scegliere una strada estrema: "Se vuoi battere le Mercedes devi lavorare meglio di loro. Abbiamo deciso di scegliere una strada alternativa sia per il modo di progettare la vettura che di lavorare. Troppo ambiziosi? Credo sia presto per emettere verdetti, dobbiamo aspettare. Il packaging non ha influito sulle prestazioni del motore. Abbiamo comunicato alla Honda che volevamo realizzare un retrotreno quanto più compatto possibile, ma non abbiamo imposto loro misure o altro".
Boullier ha poi gettato acqua sul fuoco in merito alle tensioni con il motorista giapponese, affermando che le difficoltà incontrare dalla Honda nell'anno del suo rientro in Formula 1 potranno solo rafforzare l'impegno del motorista giapponese nella massima serie: "Forse, lavorando con paura riesci a costruire una relazione ancora più solida con il tuo partner. Adesso con Honda abbiamo una partnership molto matura. Queste difficoltà hanno fatto capire alla Honda che serve un impegno totale per arrivare a vincere un giorno. Hanno implementato le loro risorse e credo che abbiano intrapreso la strada giusta".
Il francese, infine, ha evidenziato come il team abbia manifestato dei notevoli progressi nell'arco della stagione: "Noi come McLaren ci siamo riuniti e abbiamo cambiato ciò che non funzionava nel modo di lavorare. Se guardate le performance nel corso della stagione, ci siamo avvicinati ai team davanti a noi. Siamo riusciti a recuperare terreno nonostante i limiti imposti e questo mi fa ben sperare per il futuro. Ad ogni modo dobbiamo uscire fuori da questa situazione ancora più forti di prima".
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