Il caso Alonso si sta trasformando in un giallo vero e proprio. Fonti vicine alla Honda ci hanno assicurato che il team McLaren si era attivato per sostituire Fernando al Gp d'Australia ben prima che i medici spagnoli consigliassero al due volte campione del mondo di non prendere parte alla prima gara del mondiale 2015. (continua...)

La squadra di Woking, infatti, avrebbe chiamato il terzo pilota, Kevin Magnussen, non tanto per completare la line up dei piloti nell'ultima sessione di test collettivi a Barcellona, quanto per permettere al giovane conduttore danese di scoprire la MP4-30 Honda, vale a dire la monoposto con la quale correrà a Melbourne fra due domeniche.

Jenson Button, infatti, sarebbe stato perfettamente in grado di sostenere i (pochi) giri che la vettura è stata in grado di percorrere per i continui problemi di affidabilità.

Insomma, anche nel team di Ron Dennis era scattato un meccanismo di "protezione" dopo il misterioso incidente all'uscita della curva 3 del circuito di Montmelò nel quale Fernando Alonso ha sbattuto contro il muro di protezione con le ruote di destra, senza riportare grandi danni alla monoposto, ma subendo un forte trauma nel quale ha anche perso conoscenza.

Il pilota spagnolo vuole sapere dalla McLaren cosa si sia rotto sulla MP4-30 non dando alcun credito alle voci della scarica elettrica o del malore, mentre a Woking temono, ma non lo dicono chiaramente, che il loro conduttore di punta possa anche aver sofferto di una TIA, vale a dire un attacco ischemico transitorio, che può anche causare la temporaneo perdita di coscienza, senza lasciare segni visibili a livello diagnostico.

Il riassunto della questione è semplice: Alonso non si fida della McLaren e Ron Dennis, evidentemente, nutre dei dubbi sull'effettivo recupero del suo pilota. In ballo non entrano solo questioni mediche, ma assicurative e di sponsor. Fernando ha twittato che sarà a Sepang e agli amici ha fatto sapere che si sentirebbe pronto a entrare nell'abitacolo della MP4-30, ma sarebbero i medici, che in via precauzionale, avrebbero deciso di tenerlo fermo per evitare che un secondo impatto possa avere effetti devastanti dopo la commozione cerebrale.

Alcuni sostengono, invece, che sia iniziato lo sganciamento dell'asturiano dalla McLaren, facendo riaffiorare le ruggini con Ron Dennis ancora prima che la stagione sia iniziata. Aspettiamoci, quindi, altri clamorosi sviluppi di una storia che è senza fine e, giocando con le parole, potrebbe arrivare alla fine molto prima del previsto...

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