williams_221A differenza degli anni precedenti, nei quali la sua competitività è stata molto al di sotto degli standard, e del glorioso palmarès, del team, la Williams ha potuto godersi la pausa estiva della Formula 1 con una certa soddisfazione per quanto fatto vedere nella prima metà stagione. Merito di una vettura, la FW34, che si è mostrata molto valida, probabilmente anche oltre le aspettative della scuderia, grazie alla quale è arrivata l’entusiasmante vittoria nel GP di Spagna, a distanza di otto anni dall’ultimo successo Williams, targato Juan Pablo Montoya in Brasile. (continua...)

Nonostante la bontà della macchina, qualche punto manca nella classifica del team di Grove, a causa delle prestazioni non sempre all’altezza dei due piloti, Pastor Maldonado, comunque trionfatore a Barcellona, ma soprattutto Bruno Senna, che è parso più volte non al livello del suo compagno di squadra. Motivo per il quale le voci su un eventuale divorzio fra il brasiliano e la Williams hanno sempre viaggiato fra i corridoi del paddock, con l’eventuale volante libero che non rimarrebbe, però, vacante a lungo.

Il primo nome sulla lista dei papabili nuovi alfieri della squadra inglese è in realtà una soluzione interna, ovvero quel Valtteri Bottas, campione in carica della GP3, che tanto bene ha figurato nelle sessioni di prove libere in cui è sceso in pista, e che gode di molta stima nell’ambiente Williams.

Wolff ha però subito precisato di essere del tutto soddisfatto del rendimento di Maldonado e Senna: “Valtteri ha preso parte alle prove libere, mentre le gare sono tutt’altra cosa. È indubbiamente un grande talento, ma noi dobbiamo tenere in considerazione anche l’aspetto economico”. Proprio i soldi, infatti, potrebbero essere il fattore discriminante, nella scelta degli alfieri Williams per la prossima stagione, tenendo conto che Maldonado frutta al team trenta milioni di euro, ai quali Senna ne aggiunge altri dieci: “Pastor e Bruno non hanno portato solo denaro, ma anche velocità e intelligenza”, ha tenuto a precisare Wolff.

Voci di mercato danno comunque in forte ascesa le quotazioni di Bottas, considerando contemporaneamente Senna come il più indicato a dovergli cedere il posto. Wolff, però, spezza più di una lancia a favore del nipote del grande Ayrton: “Io sono rimasto impressionato da Bruno; come pilota non è solamente sensibile e intelligente, ma impara anche molto in fretta. È vero che è incappato in alcuni momenti non positivi, ma in Ungheria è stato veloce tutto il week end, e spero che sia per lui un punto di partenza. Dal canto nostro, dobbiamo fare in modo di sostenerlo nel miglior modo possibile”.

Una matassa non facilmente districabile, quella della scelta dei suoi piloti, per Wolff, che ha concluso lasciandosi andare ad una battuta: “Nel 2013 preferirei avere a disposizione tre auto!”, ha dichiarato il 40enne austriaco che, e si tratta di un elemento da non trascurare, di Bottas non è solo un grande estimatore, ma anche il manager.

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