Le critiche ricevute nei giorni scorsi da Bernie Ecclestone, cui non era piaciuta la richiesta di un chiarimento alla FIA da parte della Ferrari riguardo al presunto sorpasso di Sebastian Vettel su Jean-Eric Vergne in regime di bandiere gialli, che invece poi si è rivelato essere regolarissimo, non sembra essere andato per niente giù a Luca Cordero di Montezemolo. (continua...)
Il presidente del Cavallino ha approfittato delle Finali Mondiali di Valencia per replicare in maniera decisamente piccata a Mister E: "Ecclestone? Bisogna avere rispetto per le persone molto anziane, soprattutto quando arrivano a un punto in cui non riescono più a controllare le parole. Certo, spesso l'anzianità è incompatibile con certi ruoli e responsabilità".
Secondo Montezemolo, infatti, la Ferrari non ha fatto nulla di male con la sua richiesta: "Qualcuno ha gridato allo scandalo per la nostra richiesta di chiarimento alla FIA sul caso delle bandiere gialle e ha detto qualche parola di troppo. Eppure il comportamento della Ferrari è stato trasparente: abbiamo visto dopo la gara immagini che tra l'altro sono andate su tutti i siti del mondo, abbiamo ricevuto migliaia di richieste di tifosi e noi abbiamo fatto la cosa più semplice, corretta e lineare. La Fia ha detto che dal suo punto di vista tutto era regolare e per noi il discorso è chiuso".
Ecclestone aveva definito "a joke", uno scherzo, la lettera della Ferrari alla FIA, e il presidente quindi ha replicato spiegando quelli che secondo lui sono i veri "scherzi" della Formula 1. I temi sono sempre l'estremizzazione dell'aerodinamica e la limitazione dei test, da sempre grandi nemici di Montezemolo: "L'aerodinamica non ha più niente a che fare con la ricerca automobilistica. Non è possibile che la Formula 1 non trasferisca più tecnologia alle nostre vetture di serie. Non solo, non si può concepire ancora una Formula 1 in cui non si fanno prove e test in pista. Lo diremo nelle sedi competenti. La nostra pazienza ha raggiunto il limite. Se ne facciano una ragione. Noi siamo costruttori, non siamo sponsor, non mi sta più bene questa storia. E' una barzelletta, it's a joke, come direbbe Ecclestone".
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