ferrari_573Il Gran Premio d’Ungheria è sembrato far ritornare la Ferrari F2012 agli standard di inizio stagione, ma Fernando Alonso ha comunque difeso la leadership iridata, favorito dall’errata strategia della Red Bull e dalle tre soste di Mark Webber, troppe per restare davanti allo spagnolo e recuperare un minimo margine in graduatoria. (continua...)

Lo spagnolo non sembra preoccupato neanche dal nuovo gap riscontrato sulle prestazioni della vettura sul tortuoso tracciato ungherese, non adatto alle caratteristiche di questa rossa, e ha rilanciato le sue ambizioni anche pensando alle soluzioni ancora in cantiere a Maranello, che saranno proposte dopo la lunga pausa estiva. Tempo per riposare e riproporre, negli intenti della scuderia modenese, le prestazioni sfornate in Gran Bretagna e Germania.

A favore dello spagnolo pesano ancora diversi punti di vantaggio in classifica, 40, nonostante un magro quinto posto. Un risultato che si è comunque rivelato positivo perché il principale inseguitore, Mark Webber, è giunto alle sue spalle nella tappa magiara, mentre il vincitore Lewis Hamilton e i due del team Lotus al momento risultano ancora poco pericolosi nella lotta in campionato, anche se lo spagnolo osserva con attenzione il britannico.

La soddisfazione dello spagnolo sta anche nel momentaneo bilancio ben superiore alle aspettative, considerando il rendimento ancora non eccelso della vettura modenese: “In realtà sarei dovuto finire settimo,” ha confessato Alonso ad “AS”, visto il grande potenziale mostrato durante il fine settimana dalle vetture di Jenson Button e dallo stesso Mark Webber. “Sappiamo che Red Bull, McLaren e Lotus hanno auto più veloci,” ha poi aggiunto come riportato dall’agenzia di stampa italiana “AGI”. “Abbiamo delle modifiche da fare in vista delle prossime gare. Penso che dobbiamo rimanere concentrati, non preoccupati. Dobbiamo andare in vacanza sapendo che il nostro vantaggio non è sufficiente per vincere il campionato,” ha ribadito, consapevole che la gara ungherese ha evidenziato nuovamente i limiti di una vettura nata male ma cresciuta sensibilmente negli ultimi mesi, anche se non ancora abbastanza per tenersi dietro le principali rivali.

La tappa ungherese, però, resta “incredibile” per l’asturiano, che si è garantito altri punti preziosi per mantenere un discreto margine in vetta alla classifica, complimentandosi con la squadra per l’ottima strategia che ha consentito di guadagnare due posizioni a fine gara. “Incredibile ancora una volta,” ha sottolineato lo spagnolo. “Un’altra domenica molto, molto buona per il campionato. Non credo che siamo stati veloci sabato o domenica o venerdì e siamo ancora finiti davanti ai nostri principali avversari, quindi è stata un’altra domenica migliore del previsto”.

“Penso che nessuno qui possa pensare che sia normale terminare davanti a una McLaren o una Red Bull, ma siamo finiti davanti a una vettura di ciascun (team, ndr), quindi è andata meglio del previsto, soprattutto grazie alla strategia, perché le auto che sono arrivate dietro di noi hanno fatto tre soste. Noi ne abbiamo fatte due e questa volta è stata la scelta giusta e si è rivelata buona,” ha continuato il pilota della Ferrari.

Ora, nonostante la pausa, ci si aspetta altre novità dalle menti di Pat Fry e Nikolas Tombazis, perché come ha ribadito Alonso serve ancora maggiore velocità per ridurre ulteriormente il gap, soprattutto in vista dei tracciati veloci di Spa e Monza, e consolidare sempre più una leadership in classifica non così scontata a inizio stagione:  “All’inizio dell’anno è stato di 1,5 secondi, quindi otto decimi, poi quattro, poi sei. Questo è il grande merito della squadra. Con tutto questo, abbiamo 40 punti di vantaggio, il che è completamente anormale”. Un’anormalità che per lo spagnolo appare tanto chiara verso il finale in Brasile.

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