
“Siamo convinti che questo sarà l’ultimo anno deludente” ha dichiarato l’italiano a Repubblica. “Todt ha vinto molto ma ha impiegato tempo per costruire un team vincente con uno straordinario equilibrio. Punto a fare altrettanto e sono ottimista per il futuro. Con questa Red Bull…potrei sembrare pazzo, ma sono convinto che stiamo gettando le basi di una struttura imbattibile. Con un avvertimento: nessun uomo singolo al timone, come alla Red Bull con Newey, ma un team. Alonso crede nel progetto, ha firmato fino al 2016, è a metà carriera. Un vincente come lui non rischierebbe se non fosse più che convinto del progetto. La Ferrari è condannata a vincere: nella nostra storia non ci è mai stato permesso di sorridere per un secondo posto”.
Domenicali ha spiegato che la Ferrari non farà l’errore di dedicarsi al 2012 troppo presto: “E’ un errore che abbiamo già fatto in passato e non dobbiamo ripetere. Alcuni degli attuali e cruciali sviluppi saranno le basi per l’anno prossimo. Il punto cruciale è capire come usare a pieno le gomme in ogni condizioni. Da qui a novembre possiamo sperimentare con i set-up e andare avanti con il lavoro. Dobbiamo mantenere un approccio aggressivo, anche se il campionato è andato”.
“Arrivare alla prima gara in Australia e realizzare di essere 1″4 indientro è stato scioccante e inaccettabile. Durante i test di febbraio ho sentito che tutto andava bene ma a marzo non era così. Siamo stati superficiali sugli scarichi, uno strumento per progredire che abbiamo sottovalutato. Le aree che possono fare la differenza devono essere identificate, se possibile, ancor prima dei nostri rivali. Alonso ha raccolto 41 punti in più dell’anno scorso nelle prime 12 gare, non è colpa usa se Vettel ha ucciso il campionato. Abbiamo fatto i nostri errori ma lui è stato fenomenale”.