
Perché se è vero che all’interno del team era necessaria una scossa, allo stesso tempo è evidente che consegnare il posto di Costa a Fry non può rappresentare la soluzione ai mali, quasi tutti di natura aerodinamica, della 150° Italia.
L’ingegnere inglese, infatti, non è a tutti gli effetti un progettista, e nemmeno Nikolas Tombazis ha convinto del tutto in questo ruolo.
Il greco, per il momento, resta al suo posto, con il compito di curare in particolare l’aerodinamica, ma i vertici di Maranello si stanno guardando intorno, alla ricerca di una figura esperta in materia.
Il nome che sta circolando con più insistenza rappresenta, in realtà, un cavallo di ritorno, ovvero John Iley. Secondo “Autosprint”, l’inglese, già alla Ferrari nel 2009, non sarebbe soddisfatto del suo attuale impiego in McLaren. Il fatto che abbia lavorato, anche se per breve tempo, con Pat Fry a Woking, potrebbe aiutare la Ferrari a farlo tornare indietro.
Se la cosa si concretizzerà, Tombazis passerà a concentrarsi esclusivamente sul design della macchina, mentre Iley sarà a tutti gli effetti il nuovo addetto all’aerodinamica.
Forse accompagnato, secondo indiscrezioni, da un tecnico della Force India, del quale però non è trapelato il nome.
Tornando a Costa, la sua storia a Maranello non si è conclusa con il siluramento dal ruolo di direttore tecnico.
Secondo quanto riferito da “Auto Motor und Sport”, l’ingegnere di Parma è passato a far parte del reparto di progettazione delle vetture stradali del Cavallino, così da permettergli di arrivare alla naturale scadenza del contratto che lo lega alla Ferrari, ovvero fine 2013.
Una mossa costosa in termini economici, perché lo stipendio di Costa resta invariato, ma che almeno rende l’ex direttore tecnico meno appetibile per altri team di Formula 1, oltre che meno amaro l’avvicendamento con Pat Fry.
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