
“Due gare, lo stesso vincitore, sempre le stesse squadre sul podio, senza che la Ferrari sia mai stata presente in una di queste categorie” ha dichiarato Massa. “Se non si vince non si è contenti e si cerca di cambiare la situazione ma, secondo me, le cose non stanno così male come può sembrare. E’ vero che, in qualifica, in entrambe le gare non siamo stati abbastanza veloci e che, a Melbourne, anche il ritmo di gara non è stato così impressionante ma in Malesia la domenica si è visto qualcosa di meglio. Dobbiamo tenerlo a mente anche se, come lo scorso anno, sappiamo bene che dobbiamo spingere al massimo per migliorare la nostra prestazione sul giro secco in qualifica. Durante l’inverno si era pensato che, forse, la griglia di partenza sarebbe stata meno importante, visto che i sorpassi avrebbero potuto essere più semplici: per come sono andate le prime due gare, se non parti davanti non finisci davanti, nemmeno se hai un buon ritmo in gara” ha spiegato Massa.
“Tutti nella squadra, in pista e a casa a Maranello, stanno lavorando con grande impegno per migliorare la macchina il prima possibile. E’ però difficile dire quanto sarà lungo questo lavoro, anche se ovviamente spero che sia il più rapido possibile. In Cina avremo qualche aggiornamento e qualcosa da valutare il venerdì nelle prove libere; in Turchia, fra qualche settimana, potremo aspettarci un pacchetto più significativo” ha aggiunto il brasiliano della Ferrari.
“La mia gara in Malesia è stata rallentata da un problema al pit-stop. Il fatto che, quest’anno, ci saranno più soste ai box significa che si tratta di un’area del lavoro della squadra, incluso quello del pilota, deve funzionare al meglio. Inoltre, a Sepang non mi ha aiutato il fatto che il pit-stop non perfetto sia avvenuto in occasione della prima sosta, quando ancora alle mie spalle il traffico era molto intenso e si perdono così più posizioni e si corre di più il rischio di rimanere del tempo prezioso dietro vetture più lente. Se invece il problema si verifica più avanti, quando magari le posizioni si sono stabilizzate, allora il danno diventa meno importante e si può cercare di porvi rimedio. In ogni caso, questa è un’ulteriore conferma di come la Formula 1 sia uno sport di squadra: il pilota è importante ma lo sono altrettanto i tecnici e i meccanici, mai come quest’anno” ha continuato Massa.
“Un’altra tendenza emersa in questo inizio di stagione sono i molti cambi di posizione che si verificano nella parte finale della gara, quando i piloti cercano di finire la corsa senza fare un’ulteriore sosta per montare pneumatici freschi, nonostante l’elevato degrado. Si è visto ancor più chiaramente in Malesia, con tanti sorpassi negli ultimi giri. Ciò significa che la strategia è ancora più importante per cercare di individuare la miglior sequenza possibile dei cambi gomme, tale da evitare di ritrovarsi nelle fasi finali a lottare con avversari senza avere pneumatici in grado di resistere. E’ un compito delicato, in cui il ruolo del pilota diventa sempre più importante perché sta a lui pensare a come gestire le gomme nella maniera migliore ed evitare di distruggerle subito, appena montate” ha aggiunto Felipe.
“Sono arrivato a Shanghai oggi dopo aver trascorso qualche giorno in Malesia. Sono salito due volte sul podio nel Gran Premio della Cina, con un secondo ed un terzo posto all’attivo. L’anno scorso, in una gara caratterizzata dalla pioggia, fui solamente nono. E’ un bel circuito, anche se le condizioni meteorologiche sono davvero imprevedibili. In passato, nonostante il lunghissimo rettilineo dietro ai box i sorpassi non erano molto semplici ma quest’anno, con il DRS, la situazione dovrebbe migliorare. Non c’è nessun panico nella Ferrari perché sappiamo che, se dovessimo entrare in questo stato, non otterremmo nulla. Tutti dobbiamo lavorare insieme e spingere per risolvere i problemi che stiamo affrontando in questo periodo, cercando di metterci al più presto in condizione di avere risultati migliori” ha concluso Massa.
www.f1grandprix.it