ferrari_325Sono qui a Maranello per preparare un appuntamento speciale, il mio primo Gran Premio d’Italia come pilota della Scuderia Ferrari Marlboro. Dal punto di vista tecnico, la gara di Monza è molto diversa da tutte le altre: i suoi lunghi rettilinei richiedono un livello di carico molto basso e, quindi, soluzioni aerodinamiche particolari. (continua...)

Ma la particolarità di Monza non è ovviamente soltanto questa: è la gara di casa della Ferrari e, per quanto la nostra sia una squadra che affronta con il massimo impegno ogni Gran Premio, sempre con l’obiettivo di vincere, però è chiaro che c’è una gran voglia da parte di tutta la gente di Maranello di fare bene davanti ai nostri tifosi. Lo si legge sui volti di ognuno di loro, anche perché fra i tifosi in tribuna ci saranno dei loro familiari e dei loro amici.

Anche se non è più possibile fare dei test in pista a Fiorano, come accadeva fino a qualche anno fa, sono molto spesso a Maranello fra una gara e l’altra. Sin dal primo giorno ho trovato un bellissimo ambiente in fabbrica: tutti sono molto amichevoli e ti fanno sentire subito parte del gruppo. A parte il lavoro – c’è sempre qualcosa da fare: al simulatore o nelle riunioni con i tecnici – troviamo sempre il tempo per passare un po’ di tempo insieme in amicizia, vuoi facendo una partitella a pallone vuoi andando in giro in bicicletta o stando insieme a cena. E poi c’è il cibo, che qui è fantastico!

Siamo in un momento delicato della nostra stagione, inutile nascondercelo. Se a Monza non dovessimo raccogliere un punteggio importante e i nostri avversari principali dovessero fare il pieno e prendere il largo in classifica allora la situazione in classifica diventerebbe molto difficile. Non voglio dire che sarebbe impossibile raggiungere il nostro obiettivo perché in Formula 1 questa parola non esiste però siamo consapevoli della situazione e siamo pronti a reagire ad ogni evenienza.

Come avevo detto la scorsa settimana, a Spa la prestazione della F10 è stata inferiore alle aspettative. I tecnici hanno analizzato attentamente i dati della gara e del test aerodinamico che Giancarlo Fisichella ha svolto sul rettilineo di Vairano. Sono emerse delle indicazioni che ci hanno fatto comprendere cosa non abbia funzionato a dovere e le abbiamo messe a posto per il prossimo appuntamento. Sono quindi fiducioso sulle nostre possibilità di poter tornare a lottare per il podio, come avevamo fatto prima della pausa estiva.

www.f1grandprix.it