Il campione del mondo di Formula 1 del 1961 Phil Hill, e'''' morto ieri all''''ospedale di Salinas-Monterey in California... (continua)


Nato a Miami in Florida il 20 aprile 1927, inizia a correre in America nelle vetture Sport, e sull''''onda di un discreto successo investe tutti i suoi risparmi per partecipare alla Carrera Panamericana con una Ferrari di seconda mano, con la quale - sorprendentemente - si classifica al sesto posto. L’anno successivo diventa pilota ufficiale del North American Racing Team, e corre un’altra Carrera, questa volta piazzandosi al secondo posto. Viene convocato a Maranello per la prima volta nel 1955, per entrare a far parte della squadra corse ufficiale Ferrari. Da allora inizia la sua carriera fulminea, che lo portera'''' a iscrivere il suo nome negli annali dell’automobilismo. Con le Ferrari Sport ufficiali prosegue un’attivita'''' che lo condurra'''' al triplo trionfo nella storica 24 ore di Le Mans; il suo esordio in Formula 1 avviene invece nel 1958. La sua prima vittoria arriva nel GP di Monza del 1960, con la 256. L’anno successivo, con altre due vittorie (in Belgio ed ancora a Monza), vince il campionato del mondo. La corsa che lo porta a diventare il primo statunitense a conquistare l’alloro mondiale nella storia della Formula 1 e'''' il GP d’Italia: le circostanze tragiche, sono quelle del piu'''' grave incidente che nella storia della F1 abbia coinvolto il pubblico. Il suo compagno di squadra e avversario nel mondiale Wolfgang Von Trips, muore sbalzato sulla pista alla curva Parabolica, mentre la sua Ferrari vola tra gli spettatori. Phil Hill lascia la Ferrari per l''''ATS nel 1963 e si ritira nel 1967.


"Sono personalmente molto addolorato e con me tutta la Ferrari per la scomparsa di Phil Hill" - ha dichiarato il presidente di Ferrari Luca di Montezemolo - "un uomo e un campione che ha dato molto alla Ferrari e che ha sempre rappresentato dentro e fuori i circuiti i nostri valori. Phil Hill ha corso e vinto con noi tante gare: nelle gare sport prototipi, come la 24 Ore di Le Mans e la 12 Ore di Sebring, vinte per tre volte ciascuna, e in Formula 1, dove divento'''' il primo americano a laurearsi campione del mondo. Siamo rimasti sempre in contatto in questi anni. Ci manchera'''' la sua passione e il suo amore per la Ferrari. In questo triste momento sono particolarmente vicino a sua moglie Alma e a suo figlio Derek."