"I piloti possono fare la loro corsa - dice il d.t. Ferrari Ross Brawn- basta non si buttino fuori". Rubens: "Io al Mondiale credo: sono il primo compagno che attacca Schumi".

INDIANAPOLIS (Usa), 17 giugno 2004 - Barrichello può sfidare Schumacher. E questa, tutto sommato, è una notizia. Il problema, adesso, è capire se Rubens ci riuscirà. Finora il suo compagno di squadra ha vinto 7 GP su otto disputati, lui zero. Quindi... Il via libera al brasiliano lo concede, alla vigilia di Indianapolis, Ross Brawn: "Non è un cambio di filosofia particolarmente recente - dice il d.t della Ferrari -, ma è vero: i due piloti..... con i loro ingegneri, sono liberi di interpretare la corsa come vogliono. E possono corrersi contro. Certo, in Canada ci hanno messo un po' in ansia ma è stato un bel duello. Possono fare la loro corsa e questo significa che un errore può sempre arrivare, ma non mi aspetto che si buttino fuori pista a vicenda. Quello che Rubens ha fatto a Montreal è ok, anzi mi aspetto che a parti invertite Michael faccia altrettanto".

Rubens, da parte sua, sembra al settimo cielo. "Avete mai visto - racconta - un compagno di squadra provare a superare Michael? Sono orgoglioso di essere stato il primo a provarci". E il brasiliano ricorda quell'azione a Montreal, che sinceramente così coraggiosa e memorabile non è sembrata: "Ci ho provato pensando a cosa era successo due anni fa con Coulthard, che era entrato all' interno e ritardando la frenata mi aveva costretto a saltare la chicane. Michael invece è stato bravo, per un pelo è riuscito a restare dentro.

Se fossi passato avrei potuto vincere, perchè sarei stato tre-quattro decimi più veloce. Ma io sono contento così, mi diverto: corro contro il migliore". Con un pensiero al Mondiale. "Sedici punti di distacco sono tanti - conferma Rubinho -, ma se uno vince e l'altro non finisce la corsa diventano pochi. La corsa al titolo si fa gara per gara. Il fatto che siano solo 16 i punti di distanza tra noi, mi fa lavorare per ridurla".

Fonte Gazzetta.it