Kimi era convinto che la Ferrari sarebbe stata competitiva a Shanghai: "Sin dal giro del venerdì ho capito che la macchina andava molto bene, qualsiasi fossero state le condizioni meteo. Si trattava soltanto di trovare il bilanciamento migliore per la situazione che avremmo dovuto affrontare: abbiamo controllato le previsioni del tempo e ci siamo preparati adeguatamente. Sapevamo che avremmo dovuto essere attendisti nelle prime fasi della gara e poi spingere una volta che la pista si sarebbe andata asciugando e così è stato. Non abbiamo fatto la pole anche se avevo fatto un bel giro in Q3: Hamilton aveva meno benzina e ha avuto gioco facile. Dopo la partenza c'è stata qualche difficoltà a causa del sottosterzo: facevo fatica a girare nelle curve."
"C'è voluto un po' di tempo e poi la cosa è migliorata e sono riuscito a riprendere Hamilton. Poi, a causa delle bandiere gialle, ho dovuto attendere un po' prima di superarlo: ho dovuto alzare il piede più di una volta in diverse curve, quando mi trovavo a fianco a lui. Non c'era motivo di spingere e buttare via tutto. Una volta sparite le bandiere gialle, lui è andato un po' largo e io ne ho approfittato. In seguito, si trattava solo di rimanere concentrati e portare a casa la vittoria. Alla fine mi è stato chiesto se questa sia stata la più bella vittoria con la Ferrari: certo è stata molto difficile, la prima sul bagnato e ho provato davvero delle belle sensazioni. Peccato che avrebbero potuto essere ancora più belle se non avessi avuto ancora l'amaro in bocca per quanto accaduto al Fuji con la regola diffusa dalla FIA senza che noi ne fossimo informati."
Kimi non ha nascosto la sua soddisfazione per essere tornato in corsa per il titolo: "Siamo di nuovo in lotta. E' la seconda volta che mi giocherò le mie chance all'ultima gara dopo il 2003, quando arrivai a Suzuka con nove punti di ritardo da Michael. Ora ne ho sette di distacco da Hamilton e tre da Alonso: se il primo ripetesse il risultato di Michael in Giappone In gara può succedere di tutto. Con Alonso invece ci sono più possibilità di rimonta. La Ferrari ha vinto in Cina il suo duecentesimo Gran Premio: ho avuto soltanto una piccola parte in questa grande storia ma sono orgoglioso di essere parte di una squadra leggendaria. Duecento successi dimostrano quanto grande sia la forza della Ferrari."
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