Non si sono ancora spente le forti polemiche sulla gomma esplosa di Sebastian Vettel nel Gp del Belgio che ha fatto svanire l'insperato terzo posto della Ferrari a Spa Francorchamps, che il pensiero già si spinge verso il Gp d'Italia, prossimo appuntamento del mondiale, dove la squadra del Cavallino cercherà di fare bella figura davanti ai suoi tifosi. Ma ai proclami di inizio anno quando si diceva che la rincorsa alla Mercedes si sarebbe conclusa proprio nel "tempio della velocità", qualcosa deve essere cambiato nei piani della Gestione Sportiva, nella consapevolezza dell'effettivo valore della SF15-T, una monoposto con molte doti, ma anche diversi difetti che ora rivela anche una certa mancanza di affidabilità. (continua...)


“Sapete benissimo che le caratteristiche di Monza sono simili a quelle di Spa e di Barcellona - spiega Maurizio Arrivabene - , quindi sono quelle meno adatte alla nostra macchina. Con questo non voglio dire che getto la spugna sul ring e scappo via rinunciando a lottare. Andremo sullo Stradale per fare il nostro meglio, ma sappiamo di andare là non essendo la squadra da battere. E questo mi dispiace perché è il Gp d’Italia, ma voglio essere realista. Non ho intenzione di illudere i tifosi, ma preferisco dire le cose come stanno. Se riuscissimo in qualche modo a tirare fuori un coniglio dal cilindro ne sarei contentissimo, ma non saremo noi il punto di riferimento. Abbiamo dei tifosi che dal primo Gp dell’anno si sono svegliati e ci stanno supportando molto e quindi dobbiamo regalargli almeno un sorriso, anche se credo che sia un poco presto per le esultanze”.

Utilizzerete dei gettoni di sviluppo per Monza?
“Stiamo lavorando, ma a Monza non ci sarà un “motorone”. Potremmo spendere qualche gettone, ma saranno pochissimi, per cui non vale la pena di parlare di super power unit, ma solo di motore”.

Era stato Sergio Marchionne in Canada ad accendere l’attenzione sul Gp d’Italia…
“Si, perché ci saranno degli sviluppi definitivi, ma non ha parlato di “motorone”.

La Ferrari in modo indiretto ha confermato quanto abbiamo sempre sostenuto: a Monza spenderà solo due gettoni di sviluppo per tenersi gli ultimi cinque token per il quinto motore che farà il suo debutto nelle ultime gare dell'anno e che sarà una prefigurazione di quello del 2016 al quale stanno lavorando da mesi anche i tecnici austriaci della AVL.

L'ultima unità disporrà di un nuovo basamento più stretto per migliorare l'aerodinamica nella parte bassa della monoposto e non avrà più le canne nei cilindri, ma sarà quindi in monoblocco. La Ferrari ha deciso di anticipare al 2015 questa modifica per cercare l'affidabilità di una soluzione che l'anno prossimo non si potrà più toccare, diventando proprio il basamento una delle parti che saranno definitivamente congelate per i prossimi anni.

Si tratta di una strategia molto logica e avveduta in funzione di un 2016 che dovrà vedere la squadra del Cavallino sfidare ad armi pari le frecce d'argento: James Allison e Mattia Binotto, il responsabile dei motori, hanno rivisto i piani iniziali che prevedevano il "motorone" a Monza, ma i due tecnici preferiscono la gallina domani all'uovo di oggi, tanto più che l'attuale 059/4 pare essere arrivato al limite di certi sviluppi, visto che lo stesso Arrivabene scherzando ha detto: “Dall’inizio dell’anno stiamo inseguendo e stiamo portando all’estremo la SF15-T. Lavorando nella direzione delle prestazioni è normale che poi emergano mille problemi di affidabilità. Posso dire che questa è una macchina un po’ debole di… cuore, ma la squadra ha dimostrato di avere gli attributi e di saper mantenere la concentrazione e la calma nel tentativo di risolvere i problemi se si vuole raggiungere il massimo della performance”.

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