In occasione della presentazione della nuova SF15-T, la Ferrari ha divulgato anche una breve video intervista nella quale Sebastian Vettel parla delle prime impressioni in vista della stagione 2015. Di seguito ve la riproponiamo integralmente. (continua...)
Non l'ha ancora guidata, ma qual è la prima impressione della nuova monoposto? "Ovviamente per me c'è un cambio di colore. E' una nuova esperienza, ma la vettura sembra bellissima. Vedere come le cose prendono forma è sempre qualcosa di speciale, ogni anno quando c'è una nuova monopoposto vedi i primi pezzi e poi la vettura completamente assemblata. Penso sia un momento speciale e non vedo l'ora di scendere in pista per vedere come si comporta".
Arrivando da un'altra squadra, come ti sembra la posizione di guida? Hai trovato delle differenze? Ti senti a tuo agio nella vettura? "Cambiando team ci sono tante differenze, non tanto nella posizione di guida perché è fatta su misura, quindi puoi sempre richiedere ciò che preferisci, per esempio, per quanto riguarda il layout del volante. La strategia, invece, è un po' diversa: i tecnici parlano probabilmente della stessa cosa, ma in una lingua differente, usano parole diverse per azioni simili. Ci sono sempre molte cose nuove da imparare, ma avremo il tempo di prendere la giusta confidenza con i test invernali".
Non è un semplice cambio di colore, perché parliamo del Rosso della Scuderia: che sensazioni hai a riguardo? Stai prendendo confidenza con la vita in Italia e con la Scuderia? "Sempre di più. La prima volta che sono venuto qui ed ho avuto l'opportunità di guidare la monoposto del 2012 è stato qualcosa di magico, di molto speciale. Adesso che prende il via la stagione 2015 sarà particolare e sono convinto che sarà molto particolare quando sventolerà la bandiera a Melboure, nella prima gara con la Ferrari. Tutto è rosso, un colore molto speciale, con un grande significato ed una grande storia alle spalle. Attendo quel momento con impazienza".
Con un lungo campionato davanti e la squadra che deve recuperare dopo lo scorso anno, cosa ti aspetti realisticamente da questa stagione? "Ci sono molti cambiamenti in atto, ci sono molte persone nuove in nuovi ruoli, me compreso. In situazioni come queste ci vuole sempre un po' di tempo prima di cominciare a fare progressi concreti, ma ho fiducia nel fatto che stiamo andando nella giusta direzione. Sarebbe sbagliato avere da subito della aspettative elevate. Bisogna ricordare che arriviamo da un 2014 che ha visto il dominio di una sola squadra. Sarà difficile essere lì davanti fin dall'inizio, ma l'obiettivo principale è lavorare tutti insieme, cercare di compiere progressi e risalire la china nel prosieguo della stagione".
Tu e Kimi vi conoscete bene: non vedi l'ora di lavorarci insieme? "Non mi aspetto problemi tra di noi. Sarà un compagno difficile da battere in pista perché è molto veloce, ha molto talento, ma fuori dalla pista andiamo d'accordo. Lui non è un tipo che scambia molte parole, ma è sempre molto onesto e questa è una delle qualità che ho sempre apprezzato in Kimi, perché è qualcosa di raro in Formula 1".
Nella tua carriera sei già stato in una squadra italiana. Hai dato una ripassato al tuo italiano, lo parlerai con qualcuno? "Aiuta il fatto che più tempo passi con la squadra, più ascolti la lingua, quindi proverò ad impararlo durante la stagione. Essendo già stato alla Toro Rosso, tornerò a sentir parlare italiano. Penso di capirlo abbastanza bene, me penso che terrò un piccolo vocabolario per iniziare a parlarlo da solo".
Il team principal Maurizio Arrivabene ha detto che sarebbe contento se arrivasse una vittoria in questa stagione. Sei d'accordo con lui? "Credo che saremo contenti, ma che di certo lo saremmo di più se cogliessimo più successi. Come ho già detto, dobbiamo essere realisti perché ci sono stati molti cambiamenti nel corso dell'inverno. La cosa più importante è iniziare subito a lavorare bene nel corso delle prove invernali ed iniziare a fare progressi. Se la situazione fosse come quella della scorsa stagione, sarebbe molto difficile lottare per la vittoria, ma ovviamente è il nostro obiettivo. Ed è per questo che sono qui, non per arrivare secondo".
Nel calendario c'è una pista in particolare che non vedi l'ora di affrontare? "Da sempre non vedo l'ora di correre in Giappone, a Suzuka. Direi che quella è la mia pista preferita. Ma ci sono molti appuntamenti in calendario... Melbourne, per esempio, è il luogo perfetto per iniziare la stagione. Una grande città, una grande atmosfera, una grande pista. Singapore è una delle gare che preferisco: una corsa in notturna, una pista molto tecnica ed impegnativa. In realtà non c'è una gara che non mi piaccia. Non vedo l'ora di correre ovunque".
Dopo Sebastian Vettel, è stata la volta di Kimi Raikkonen di raccontare le sue impressioni a caldo nel giorno della presentazione della Ferrari SF15-T. Il finlandese sembra già convinto che questa monoposto sarà un passo avanti rispetto alla F14 T, stando almeno a quanto ha detto nell'intervista diffusa dalla Scuderia che vi riproponiamo integralmente:
Hai appena visto la SF15-T, la nuova monoposto Ferrari. Qual è la tua prima impressione? "E' la prima volta che la vedo completamente assemblata, la scorsa settimana ne avevo visto solo alcune parti. E' sempre bella, diversa dalla vettura dello scorso anno. Osservando tutti i dettagli direi che sembra essere una buona monoposto. Ovviamente dobbiamo aspettare di scendere in pista ai test per capire quanto sia valida, ma la prima impressione è buona".
Ovviamente non l'hai ancora guidata, ma com'è la posizione di guida all'interno dell'abitacolo? E' simile a quella dell'anno scorso? "Si, è molto simile. Quando abbiamo fatto la prova sedile non è stato necessario nessun intervento particolare, era già tutto al suo posto. Forse la posizione è leggermente migliore, ho avuto la sensazione che ci fosse un po' più di spazio all'interno dell'abitacolo. Ma è sempre lo stesso discorso: solo dopo aver provato la vettura in pista capiremo cosa cambiare. Per adesso è tutto ok".
Il 2014 non è stata una stagione facile per te. Cosa ti fa sperare in un miglioramento generale? Una maggiore integrazione all'interno della squadra? "Credo che abbiamo imparato molto dalle difficoltà incontrate lo scorso anno, anche se in alcune gare abbiamo avuto un po' di sfortuna. Ma ci sono degli anni in cui va tutto storto. Abbiamo capito molte cose e crediamo di poter capovolgere la situazione, essere più forti come squadra, trovarci nelle posizioni che più ci appartengono e migliorare passo dopo passo".
Quale potrebbe essere un'aspettativa realistica per la stagione che sta per cominciare? "Ovviamente vogliamo essere più forti, ma è un po' presto per dire dove arriveremo dando sempre e comunque il 100%, lavorando come un'unica squadra, con due monoposto da far crescere, continuando quanto di buono fatto nel corso dell'inverno. Questo è il punto di partenza, e ovviamente i risultati arriveranno. Non c'è motivo per prefissarsi già un obiettivo. Ora iniziamo con il primo test, vediamo che monoposto abbiamo, dove siamo, e poi continueremo a lavorare sodo. Sono sicuro che i risultati arriveranno".
Avrai al tuo fianco Sebastian Vettel, che ha detto di essere uno dei tuoi migliori amici nel paddock. Non vedi l'ora di lavorare insieme a lui? "Lo rivedo qui adesso dopo averlo incontrato ieri. Non ci vedevamo dallo scorso anno. Sarà molto interessante lavorare con lui per la prima volta. Sono convinto che ci capiremo alla perfezione, che daremo una spinta positiva alla squadra e faremo tutto il possibile per la Ferrari. Ovviamente lotteremo uno contro l'altro, ma sportivamente, spingendoci reciprocamente a migliorare".
Ti impressiona il fatto che tu e Seb, insieme, avete vinto cinque titoli Mondiali? "Ha avuto una grande carriera fino ad ora e sono sicuro che continuerà su questa strada. Entrambi faremo del nostro meglio, con la speranza che questo possa portare la Ferrari nelle posizione che le appartengono".
Sei al secondo anno della tua seconda avventura con la Ferrari. Cosa vuol dire essere un pilota Ferrari? "Per me non è così diverso. Sono già stato in questa squadra, quindi conoscevo già la maggior parte degli uomini della Scuderia. Alcune persone sono cambiate, è leggermente cambiato il modo in cui lavora il team, specialmente rispetto allo scorso anno. Credo sia la giusta direzione. Tutti in Ferrari sappiamo che c'è ancora molto lavoro da fare, ma sto bene con queste persone, sto bene con la squadra. E' bello far parte di questo team, con loro ho vinto il Mondiale. Cosa significhi essere un pilota Ferrari in Formula 1 è un concetto strano, perché per me è normale essere qui. Ovviamente, dall'esterno, questa è una squadra storica in Formula 1 e il miglior team in cui essere. Sono molto contento di farne parte".