Negli ultimi giorni era andata rafforzandosi sempre più la possibilità di un clamoroso ritorno del circus in terra austriaca, nel ex circuito dell’A1-Ring. Lo storico tracciato, uscito dal calendario iridato al termine della stagione 2003, dopo anni di questioni legali è passato in mano al colosso Red Bull, che ne ha fatto il proprio parco giochi personale, ribattezzandolo Red Bull Ring. La settimana scorsa Helmut Marko, super consulente della squadra austriaca, aveva avanzato ufficialmente la candidatura del tracciato ad ospitare un Gran Premio nel 2013, colmando il vuoto lasciato dal rimandato evento del New Jersey. (continua...)
Interpellato a riguardo, però, Bernie Ecclestone smorza tutti gli entusiasmi e riporta coi piedi per terra tutti i tifosi austriaci, andati già in delirio per le voci sempre più concrete diffuse nelle ultime settimane. Alla domanda della candidatura del Red Bull Ring per il 2013, Ecclestone risponde infatti: “Ah davvero? E chi ha raccontato questa storia? Io non ho parlato con nessuno a riguardo. Al momento sto pensando ad Istanbul, ma credo proprio che il prossimo anno avremo solo 19 gare, non sarà un grosso problema”.
A chi gli chiede il perchè l’Austria non sarebbe un candidato ideale per la ventesima gara stagionale, Ecclestone risponde seccamente: “La situazione degli hotel per le squadre rimane tutt’ora un disastro. E’ stata per anni un grosso problema e lo è ancora oggi. Non credo che sia una situazione adatta per la F1 moderna”. Con il governo di Istanbul affatto convinto nel sborsare denaro per finanziare un Gran Premio, pare proprio che il buco lasciato dal New Jersey nel calendario 2013 rimarrà tale. Ecclestone conclude: “Prenderò una decisione a riguardo entro l’inizio della prossima settimana”.
Allontanata l’ipotesi Red Bull Ring e scartato l’improbabile ritorno di Istanbul, un’altra voce di corridoio diffusa in settimana riguardava il possibile, e clamoroso, ritorno di Imola nel calendario iridato già nel 2013. Il sindaco della città, però, smentisce: “Non sono stato informato di nulla a riguardo“. L’ipotesi 2014, potrebbe però essere fattibile: ”Le nostre porte sono sempre spalancate. Certo, se l’evento venisse a costare quanto quello gli altri Gran premi europei, sarebbe del tutto insostenibile per noi. Se Ecclestone invece gestisse l’evento e noi contribuissimo entro i nostri limiti, sarebbe fattibile“.
Chi non è d’accordo invece con il numero sempre più alto di Gran Premi disputati ogni anno è Mark Webber. L’australiano della Red Bull, reduce da un piccolo intervento chirurgico alla gamba ferita in un brutto incidente in bicicletta, lo scorso novembre, analizza così la situazione calendario: “Avere 20 gare stagionali sarebbe davvero al limite delle possibilità fisiche dei piloti e non solo. La gente pensa alla NASCAR, che ha una trentina di gare all’anno, ma si disputano tutte nello stesso paese. Noi invece viaggiamo continuamente e dobbiamo essere in forma perfetta dalla prima settimana di febbraio all’ultima di novembre“.
Secondo Webber, la maggior parte dei Gran Premi dovrebbe disputarsi in Europa: “In passato avevamo 16 gare, ma più test. D’altro canto c’erano dieci gare europee. Ora non ci sono praticamente più test e pochissime gare in Europa, mentre la maggior parte di disputa in posti molto lontani. Credo che l’ideale sarebbe una stagione di 18 gare, con tanti appuntamenti europei”.
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