Formula 1253Il grande ritorno del circus negli States è stato oggi segnato da un altro ritorno ai vertici in grande stile. Lewis Hamilton, giunto ormai alla penultima gara nella scuderia che lo ha cresciuto fin da ragazzino, ad Austin fa saltare il banco, superando e battendo sulla pista il quasi imbattibile Sebastian Vettel. L’alfiere McLaren ha condotto una gara d’attacco dall’inizio alla fine, mettendo costantemente pressione al tedesco della Red Bull, centrando l’attacco vincente nelle fasi finali di gara. (continua...)

 

Fernando Alonso su Ferrari conclude terzo un Gran Premio iniziato sotto i più scuri auspici, viste le deludenti qualifiche. La discussa strategia Ferrari ha però permesso allo spagnolo di sfruttare la piazzola gommata, affrontando un primo giro tutto all’attacco. Il ritiro inaspettato di Mark Webber è fonte di preoccupazione per Red Bull in vista del Brasile, Red Bull che intanto può fregiarsi del titolo costruttori 2012, conquistato matematicamente. Quarto posto per un ottimo Felipe Massa, davanti al rimontante Jenson Button su McLaren, le due Lotus di Raikkonen e Grosjean, la Force India di Nico Hulkenberg e le Williams di Maldonado e Senna.

Dei ventiquattro partenti, solo Jenson Button e Nico Rosberg, rispettivamente dodicesimo e diciottesimo alla partenza, decidono di montare le gomme medie. Pronti,via, Vettel riesce subito a prendere un minimo vantaggio su Lewis Hamilton, partito dalla parte sporca, mantenendo così la prima posizione. Mark Webber sorpassa l’inglese, che deve subito guardarsi da uno scatenato Fernando Alonso, partito alla grande dalla settima casella ottenuta dopo la discussa retrocessione di Felipe Massa. Le prime fasi molto concitate vedono diverse sportellate nel gruppo, con Pastor Maldonado che finisce per le vie di fuga all’allungo, perdendo diverse posizioni. Mentre Schumacher su Mercedes mantiene la quinta piazza, Raikkonen su Lotus non riesce a tenere a bada l’arrembante Force India di Hulkenberg. Grosjean, Paul Di Resta e Massa completano la top ten al termine del giro uno.

Mentre davanti le posizioni rimangono invariate, dietro scoppia la bagarre con Nico Hulkenberg che sorpassa Michael Schumacher in staccata alla prima curva. Il tedesco viene poi insidiato anche da Kimi Raikkonen, innescando una durissima lotta che vede il terzo incomodo, Romain Grosjean, approfittare della situazione per portarsi al sesto posto. Intensa la lotta per la top ten, con Massa, Perez, Senna e Maldonado separati da pochissimi metri. Nel frattempo inizia la straordinaria cavalcata di Lewis Hamilton, al sorpasso di Mark Webber  in zona DRS. Colpo di scena al giro sette, con Romain Grosjean in testacoda per un’entrata troppo aggressiva alla famigerata curva 19, vera mietitrice di vittime in questa tre giorni americana. Il francese rientra in pista nel bel mezzo della tempesta, venendo superato in staccata da Schumacher. Scatenato anche Bruno Senna su Williams che in due giri si sbarazza di Grosjean prima, di Schumacher poi, lanciandosi poi all’inseguimento della coppia Massa-Perez, in lotta per la nona piazza. Protagonista delle libere 3, Pastor Maldonado rimane invece invischiato tra le agguerrite Toro Rosso.

Al decimo giro Romain Grosjean da il via al valzer dei pit stop, montando pneumatici a mescola hard. Nel frattempo Vettel ed Hamilton fanno gara a parte, con Webber ed Alonso che perdono costantemente terreno. Da segnalare al tredicesimo giro uno straordinario sorpasso di Kimi Raikkonen ai danni di Nico Hulkenberg. Una manovra compiuta tra le impegnative esse, a testimonianza della grande freddezza del pilota finlandese, reduce dalla grande vittoria di Abu Dhabi. Mentre Jean Erik Vergne su Toro Rosso è costretto al ritiro per un problema alla sospensione, altro colpo di scena sconvolge casa Red Bull.  Al giro diciassette Mark Webber deve ritirarsi per gravi problemi tecnici, dopo aver perso completamente il KERS nei giri precedenti. Al ventesimo giro tocca a Lewis Hamilton montare le hard, dopo aver tentato invano un attacco a Sebastian Vettel. Alonso lo imita poco dopo, facendo trasalire i tifosi Ferrari con un’indecisione di troppo al fissaggio della ruota posteriore. All’uscita dei box l’asturiano ha da vedersela con uno scatenato Jenson Button, rimontante dalla dodicesima posizione ed ancora veloce su gomme hard. Alonso riesce però a superare il momento di difficoltà, aumentando nettamente il ritmo e liberandosi del fastidioso inglese.

Vettel rientra dopo la sosta al giro ventidue alle spalle di Kimi Raikkonen che passa sul traguardo in prima posizione, ancora in pista con gomme medie. Con gomme più fresche, Vettel ed Hamilton riescono però a sbarazzarsi in fretta del finlandese, costretto così alla sosta. All’uscita è grande bagarre con Felipe Massa, superato poco dopo. Nico Rosberg e Daniel Ricciardo proseguono in pista, mentre tutti gli altri hanno hanno già completato la sosta richiesta. Button è infatti rientrato dopo un primo stint tutto all’attacco. L’inglese ora può sfruttare tutto il vantaggio delle gomme medie, riuscendo così ad avere la meglio sulla Lotus di Romain Grosjean, conquistando la sesta posizione.

Ma la fase finale di gara è tutta incentrata sul duello al filo dei millesimi tra la McLaren di Lewis Hamilton e la Red Bull di Sebastian Vettel. L’inglese recupera molto nel primo settore, si avvicina in zona DRS ma non riesce ad approntare l’attacco decisivo. Un tira e molla intenso, ma nessuno dei due commette alcun errore. La situazione si sblocca definitivamente a tredici giri dal termine, quando una serie di doppiaggi scomodi permette ad Hamilton di arrivare alla zona DRS con pochi decimi di distacco. L’inglese aziona il dispositivo, forza il KERS, Vettel prova la difesa estrema ma non riesce ad arginare la grande progressione di Hamilton, ora solo al comando. Il pubblico esplode in festa a sorpasso compiuto, incitando e spingendo l’anglo caraibico verso una vittoria a lungo attesa, nonostante la tenacia di un Vettel vicinissimo fino al traguardo.

Alonso conclude la gara in una posizione di limbo, ad oltre trenta secondi dal leader. Certamente un risultato positivo considerata la posizione di partenza; il divario tecnico visto oggi rispetto a McLaren e Red Bull, però, non fa ben sperare in vista del gran finale di Interlagos. Felipe Massa conclude un ottimo Gran Premio al quarto posto, ottenuto dopo un serrato e spettacolare duello corpo a corpo con Kimi Raikkonen, superato nel finale anche da Jenson Button, quinto. Da segnalare nelle ultime fasi uno spettacolare triello tra Nico Hulkenberg, Pastor Maldonado e Bruno Senna, che completano la top ten. Nuovamente a secco di punti le Mercedes, con Rosberg tredicesimo e Schumacher sedicesimo dopo un sabato da leoni, così come le due Sauber di Perez e Kobayashi, rispettivamente undicesimo e quattordicesimo. Reduce da un’ottima serie di risultati positivi, Daniel Ricciardo su Toro Rosso non va oltre il dodicesimo posto. Problemi per la Force India di Paul di Resta, costretto ad una sosta aggiuntiva. Il derby tra le scuderie emergenti è vinto nuovamente da Caterham, che posiziona il russo Vitaly Petrov in diciassettesima posizione, davanti al compagno Kovalainen.

Un Gran Premio ricco di spunti, sorpassi e battaglie, in una delle piste più tecniche ed apprezzate degli ultimi anni. Gli oltre 120.000 presenti sugli spalti confermano le indicazioni positive riscontrate già dalla giornata di venerdì. Austin è stato e sarà un grande successo. E come nel più avvincente dei romanzi, l’iride verrà assegnato all’ultima gara, settimana prossima ad Interlagos.

1. Lewis Hamilton - McLaren-Mercedes - 56 giri
2. Sebastian Vettel - Red Bull-Renault - +0"6
3. Fernando Alonso - Ferrari - +39"2
4. Felipe Massa - Ferrari - +46"0
5. Jenson Button - McLaren-Mercedes - +56"4
6. Kimi Raikkonen - Lotus-Renault - +1'04"4
7. Romain Grosjean - Lotus-Renault - +1'10"3
8. Nico Hulkenberg - Force India-Mercedes - +1'13"7
9. Pastor Maldonado - Williams-Renault - +1'14"5
10. Bruno Senna - Williams-Renault - +1'15"1
11. Sergio Perez - Sauber-Ferrari - +1'24"3
12. Daniel Ricciardo - Toro Rosso-Ferrari - +1'24"8
13. Nico Rosberg - Mercedes - +1'25"5
14. Kamui Kobayashi - Sauber-Ferrari - +1 giro
15. Paul di Resta - Force India-Mercedes - +1 giro
16. Michael Schumacher - Mercedes - +1 giro
17. Vitaly Petrov - Caterham-Renault - +1 giro
18. Heikki Kovalainen - Caterham-Renault - +1 giro
19. Timo Glock - Marussia-Cosworth - +1 giro
20. Charles Pic - Marussia-Cosworth - +2 giri
21. Pedro de la Rosa - Marussia-Cosworth - +2 giri
22. Narain Karthikeyan - HRT-Cosworth - +2 giri

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