
Secondo la rivista tedesca, la scuderia inglese avrebbe ripreso il concetto proposto dalla Red Bull nel finale della passata stagione, introducendo un’ala anteriore mobile lungo l’asse orizzontale, e la cosa sarebbe stata evidenziata durante l’appuntamento di Singapore. Il richiamo sul caso, ha spinto la FIA, nonostante l’inasprimento delle verifiche già in atto, a effettuare un ulteriore controllo sul campo durante il fine settimana in Giappone. “Auto Motor und Sport” ha anche sottolineato che sarebbe stata la stessa Ferrari a spronare l’organismo federale a verificare la validità delle ultime novità introdotte dal team britannico, dando il via a “diverse discussioni” tra i funzionari della federazione e il responsabile della McLaren Martin Whitmarsh.
Un esame più attento del componente incriminato ha rivelato che a consentire questa flessione sarebbero i nuovi pilastri di sostegno introdotti sull’ala, che consentono a questa di muoversi intorno all’asse trasversale. E pare che anche la Red Bull fosse sotto osservazione, sfruttando l’esperienza accumulata nelle sperimentazioni su quell’area. Sempre secondo “Auto Motor und Sport”, la FIA avrebbe subito introdotto un test di “torsione” per verificare quanto sospettato, ma Whitmarsh ha minimizzato la questione.
“Non prevedo particolari problemi per la McLaren a questo proposito, e di conseguenza non credo che tutto ciò possa farci del male”, ha confessato il responsabile della scuderia. C’è da registrare, però, che dopo i diversi richiami indirizzati alla Red Bull, sempre con soluzioni al limite e anche oltre il regolamento (tipo le canalizzazioni a Monte Carlo), stavolta è la scuderia britannica a doversi difendere su una questione spinosa e condizionante in questo delicato finale. Le verifiche effettate a Suzuka, dalle ultime notizie emerse, sono state superate sia da McLaren sia da Red Bull. I commissari, sollecitando le ali anteriori a pesi di 100 kg, e sottoponendo le componenti a una verifica più dura (dalle notizie arrivate dal Giappone), non hanno riscontrato anomalie.