formula_1053Un successo che mancava dal GP d’Italia del 1955. La Mercedes torna a vincere una gara di Formula 1. La stella a tre punte riscrive il proprio nome nell’albo d’oro del circus dopo l’ultimo sigillo di Juan Manuel Fangio. A differenza dei GP precedenti, nessun problema di degrado delle gomme per il poleman Nico Rosberg, autore di una prestazione maiuscola, con una sosta in meno. Un weekend da incorniciare per il tedesco. Rammarico per Shumacher, out a causa di una gomma non fissata durante il pit stop. La Mercedes, comunque, si candida con decisione al ruolo di big. (continua...)

 

La Mclaren si conferma veloce e ben bilanciata. Button ha duellato con Rosberg fino all’ultimo pit stop, quando un problema alla posteriore sinistra ha costretto l’inglese ad alzare bandiera bianca. Il terzo posto di Hamilton, dopo la partenza dalla terza fila, sottolinea l’efficienza della scuderia di Woking.

Ferrari e Red Bull non riescono a superare le difficoltà di inizio stagione. I tori addirittura si schierano con due diverse configurazioni di scarichi. Entrambi i piloti hanno però disputato un’ottima gara, considerando le posizioni di partenza. A Maranello si aspettavano una gara in difesa, ma forse speravano in qualcosa di meglio rispetto al nono posto di Alonso. Stavolta la strategia non ha funzionato. Aspettando sviluppi, ora bisogna stringere i denti.

La cronaca

In partenza le due Mercedes conservano il comando, con Rosberg davanti a Schumacher. Terzo Button, seguito da Raikkonen e Hamilton. Vettel è 14°. Alonso attacca subito Webber e lo passa, guadagnando l’ottava posizione. Scatto a rallentatore di Kobayashi, che scivola al settimo posto. Massa (unico tra i primi dieci con gomme medie), toccato in partenza da Senna, è 10°.

Rosberg cerca di scappare via, mentre Perez, sesto, incalza Hamilton. Grosjean inizia a prendere le misure a Massa, ai margini della zona punti. Vettel resta sempre 14°, imbottigliato nel traffico. Il tedesco però non riesce a prendere la scia delle vetture che lo precedono nei lunghi rettilinei di Shanghai.

Dopo appena sei giri si ferma ai box Webber. Rientra 21° e fa segnare subito un tempo record. Rosberg fa sempre l’andatura. Ha un vantaggio di quattro secondi su Schumacher. Gli altri sono abbastanza vicini. In pit lane escono i meccanici Red Bull: Vettel monta le medie al decimo passaggio. Rientrano pure Kobayashi, Raikkonen e Hamilton, che sorpassa il finlandese ai box. Pneumatici nuovi anche per Button. I due della McLaren sono gli unici che hanno rimontato le gomme morbide. Si preparano anche gli uomini della Ferrari: Alonso ai box. Si ferma pure Schumacher: problemi all’anteriore destra, che non è stata fissata. Il tedesco si ritira subito dopo l’uscita dalla pit lane. Cambio gomme per il laeder della gara, Rosberg.

Al comando adesso c’è Perez, seguito da Massa, Rosberg, Button, Hamilton, Webber, Raikkonen, Alonso, Kobayashi e Grosjean. Vettel è 11°. Al 16° passaggio entra ai box Perez. Il messicano torna in pista in decima posizione. Rosberg prende la scia di Massa e lo sorpassa. Il brasiliano è l’unico tra i piloti di testa a non aver ancora cambiato gli pneumatici: al 19° monta gomme medie e scivola al 14° posto. Bel duello tra Perez e Grosjean: le posizioni però restano invariate. Le due McLaren sono a caccia di Rosberg. Quarto Webber, risalito grazie alla sosta anticipata. A seguire Raikkonen, che ha perso due posizioni nel valer dei pit stop, Alonso, Kobayashi e Grosjean. Esitazione di Perez che va largo alla curva 8: ne approfitta Vettel che guadagna la nona posizione.

Al 22° giro si ferma Webber per la seconda sosta: per l’australiano gomme medie usate. Alonso mette nel mirino Raikkonen. Rientra pure Hamilton. Torna in pista 13°, davanti a Webber, che realizza il miglior tempo. Rosberg comanda la gara con oltre quattro secondi di vantaggio su Button. Hamilton, intanto, è alle spalle di Massa. Lo sorpassa alla curva 6. Subito dopo tocca a Webber che guadagna la 12° posizione. Ai box Button: rientra al decimo posto. L’unico doppiato finora è Karthikeyan. Kobayashi si ferma per la seconda sosta. Pit stop anche per Alonso, che monta gomme morbide. Rientra dietro Massa, in 13° posizione. Lavoro senza tregua per i meccanici. Ai box Raikkonen.

Button, quarto, sta guadagnando sul leader Rosberg, che non si è ancora fermato. L’inglese della Mclaren supera Vettel in rettilineo e ora è terzo. Alonso intanto sorpassa Massa e Di Resta: è nono. Vettel ai box al 32° giro. Perez è quarto, Hamilton quinto, Webber sesto. I tre sono molto vicini. Grasjean, secondo, si ferma per la seconda sosta. Button continua a guadagnare su Rosberg, con un ritmo di due secondi a giro. Alonso è risalito in sesta posizione. Vettel, decimo, fa segnare il giro più veloce. Rosberg ai box al 35° passaggio. Button passa al comando. Perez è in crisi di gomme: rientra al 36° giro. Terzo pit stop per Webber, autore di un’escursione sull’erba con una pericolosa impennata alla curva 13. Alonso ora è quarto, subito alle spalle di Hamilton. Seguono Massa, Raikkonen, Kobayashi, Vettel, Grosjean e Senna.

Adesso è Rosberg, secondo, che sta recuperando su Button. Hamilton e Alonso insieme ai box. Terza sosta pure per Button: problemi alla posteriore sinistra. Rientra in sesta posizione. Massa si ferma per montare le morbide. Rosberg ha un consistente vantaggio su Raikkonen, seguito da Vettel, Button, Grosjean, Webber, Hamilton e Senna, racchiusi in pochi decimi. Alonso attacca Maldonado che lo costringe all’esterno e va fuori pista. Ne approfitta Perez che si inserisce al decimo posto. Alonso però si riprende subito la posizione sul messicano della Sauber. Al 48° giro Vettel supera Raikkonen che è in difficoltà: lo passano pure Button, Hamilton e Webber. Fasi concitate: tutti sono molto vicini e non si risparmiano. Il finlandese della Lotus scivola in 12° posizione. Massa è 13°.

Button supera Vettel. A quattro giri dal termine Rosberg è al comando. Poi Button, Vettel, Hamilton, Webber, Grosjean, Senna, Maldonado, Alonso e Kobayashi. Pure Hamilton supera Vettel, adesso giù dal podio. All’ultimo giro smacco di Webber, che sorpassa il campione del mondo.

Bandiera scacchi: vince Rosberg. Button e Hamilton completano il podio. Poi Webber, Vettel, Grosjean, Senna, Maldonado, Alonso e Kobayashi.

1 – Nico Rosberg – Mercedes – 56 giri
2 – Jenson Button – McLaren – + 20.626
3 – Lewis Hamilton – McLaren – + 26.012
4 – Mark Webber – Red Bull – + 27.924
5 – Sebastian Vettel – Red Bull – + 30.483
6 – Romain Grosjean – Lotus – + 31.491
7 – Bruno Senna – Williams – + 34.597
8 – Pastor Maldonado – Williams – + 35.643
9 – Fernando Alonso – Ferrari – + 37.256
10 – Kamui Kobayashi – Sauber – + 38.720
11 – Sergio Perez – Sauber – + 41.066
12 – Paul di Resta – Force India – + 42.273
13 – Felipe Massa – Ferrari – + 42.779
14 – Kimi Räikkönen – Lotus – + 50.573
15 – Nico Hülkenberg – Force India – + 51.213
16 – Jean-Eric Vergne – Toro Rosso – + 51.756
17 – Daniel Ricciardo – Toro Rosso – + 1:03.156
18 – Vitaly Petrov – Caterham – + 1 giro
19 – Timo Glock – Marussia – + 1 giro
20 – Charles Pic – Marussia – + 1 giro
21 – Pedro de la Rosa – HRT – + 1 giro
22 – Narain Karthikeyan – HRT – + 2 giri
23 – Heikki Kovalainen – Caterham – + 3 giri
24 – Michael Schumacher – Mercedes – + 44 giri

www.422race.com