
Il cittadino britannico avrebbe perso due dita, e attraverso una lettera pubblicata sul “Times” alcuni membri della Camera dei Lord inglese indirizzata a Bernie Ecclestone, avrebbero chiesto la cancellazione della tappa dal calendario. “Data l’attuale situazione disastrosa, con proteste di piazza quotidiane e la morte di diversi civili, non crediamo che sia giunto il momento che la Formula Uno torni in Bahrain,” è stato scritto.
L’amministratore delegato del team Sauber, Monisha Kaltenborn, intanto ha indicato che il team sarebbe pronto a tornare nel paese arabo se arrivasse il via libera da parte dei funzionari della Formula 1. Nonostante l’appuntamento sia stato inserito nella stagione a fine aprile, la situazione interna del Paese non sarebbe ancora tranquilla.
“Non siamo in grado di giudicare molto bene,” ha dichiarato l’amministratore delegato del team Sauber come riportato da Europa Press, “quindi dobbiamo fidarci della FIA e del proprietario dei diritti commerciali. Se credono che sia giusto andarci, sicuramente andremo”.
D’accordo anche il team boss della squadra Lotus Eric Boullier: “Non è un argomento facile. Siamo attualmente in attesa di osservazioni da parte della FIA sull’opportunità o meno di andarci”. Il proprietario del team Gerard Lopez ha poi aggiunto: “Quello che ho sentito è che ci sono una serie di garanzie su ciò che accadrà, quindi se le cose andranno bene non c’è ragione per cui non dovremmo andarci”.