formula_1002"Non fa una grande differenza. Questo è solo il primo giorno di lavoro. Forse farebbe la differenza in un weekend di gara, ma qui non significa niente”. Passano gli anni, ma Kimi Raikkonen è sempre lo stesso “Iceman”. Freddo nel raccontare il suo ritorno al vertice nel primo giorno di prove a Jerez de la Frontera, razionale nel precisare che non ha ancora vinto nulla e la concorrenza più forte è impegnata a svolgere un lavoro di conoscenza. (continua...)

 

Il finlandese ha deciso di staccare tutti già nel mattino, sfruttando la bontà delle nuove mescole più morbide della Pirelli, senza badare al fatto che i piloti di Red Bull, McLaren e Ferrari fossero impegnati a studiare e testare le nuove soluzioni tecniche delle vetture. In particolare l’ottavo e il nono tempo di Jenson Button e Felipe Massa potrebbero aver sconcertato i loro tifosi, ma all’interno delle scuderie è stato tutto calcolato.

“Per ora la vettura non ci ha dato preoccupazioni e questo è positivo,” ha affermato il vice-campione 2011 dopo aver percorso 60 tornate e pagando a fine giornata circa due secondi di ritardo dal tempo del finlandese della Lotus. ”Una situazione molto diversa rispetto allo scorso anno, quindi sono contento. Ovviamente si tratta solo di un punto di partenza, visto che oggi abbiamo badato a fare chilometri senza neanche lavorare sull’assetto, ma sono felice di come si comporta la monoposto”.

In casa Ferrari, invece, è stato lo stesso progettista Nikolas Tombazis a chiarire il tempo così alto del brasiliano (1:22.815 a più di tre secondi dalla vetta): “Questa macchina rappresenta un taglio netto rispetto a quella che l’ha preceduta e presenta dei concetti che sono per noi molto diversi e che necessitano un lavoro di affinamento importante. E’ per questo che oggi non abbiamo assolutamente guardato al cronometro, preferendo concentrarci sulla raccolta di quanti più dati possibile al fine di capire il comportamento della vettura. Abbiamo tanto da fare ma, tutto sommato, ci sono dei motivi per essere soddisfatti dei trecento chilometri che abbiamo messo insieme con Felipe”.

Sia la scuderia di Woking che quella di Maranello, infatti, hanno affrontato la loro giornata concentrandosi sull’accumulo dati, e in particolare nel team del cavallino rampante hanno preferito adottare solo le mescole più dure per confrontare i dati rilevati con quelli della galleria del vento, vista la scottatura della passata stagione. “Dovevamo sperimentare diverse soluzioni e sarà così anche nei prossimi giorni,” ha aggiunto Tombazis. “Ovvio che alcune hanno dato quello che ci aspettavamo, altre no ma i test servono proprio a questo, a capire come si comporta una macchina e come si deve sviluppare”.

Morale buono anche nel team Red Bull, nonostante una mattinata ai box, per attendere delle componenti della nuova vettura giunte in ritardo causa nebbia, e il quarto tempo della nuova RB8 a otto decimi dalla Lotus di Raikkonen alle spalle anche della “vecchia” Mercedes W02 condotta da Rosberg: “Penso che la vettura sia già abbastanza buona. Il recupero non è stato male e abbiamo fatto diversi run interessanti. Come detto più volte, il diffusore soffiante aveva un peso molto importante nel bilanciamento di quella dello scorso anno, ma abbiamo lavorato molto per sopperire alla sua mancanza con questo nuovo pacchetto aerodinamico”. Una assenza che sembra pesare nella progettazione, tanto che lo stesso australiano ha confessato che “è una vettura più difficile da guidare. Anche perché l’anno scorso pure il motore serviva per migliorare l’aderenza con l’aerodinamica”.

Al lavoro anche gli altri team che puntano a crescere come la Caterham, in pista con il finalese Heikki Kovalainen giunto in coda alla F2012 di Massa, che ha sottolineato ad “Autosport” come la nuova vettura sia più veloce rispetto a quella dello scorso anno: “Le performance sono migliori e abbiamo più grip al posteriore, quindi la situazione è positiva”. Più pragmatico Pastor Maldonado, che dopo al presentazione della nuova Williams FW34 poco prima dell’inizio dei test, ha preferito non sbilanciarsi dopo essere arrivato davanti alla sola HRT: “La vettura sembra buona e in mattinata tutto ha funzionato per il meglio. Inoltre mi piacciono le sensazioni di guida del nuovo motore Renault. Ovviamente è ancora presto per dare un giudizio”. La scuderia spagnola, che deve ancora far scendere in pista la nuova monoposto, attesa all’ultimo crash test, ha dato modo a Pedro de la Rosa di raccogliere altri dati pur pagando quattro secondi dal leader.

1 – Kimi Räikkönen – Lotus E20 – 1:19.670 – 75 giri
2 – Paul di Resta – Force India VJM-05 – 1:19.772 – + 0.102 – 101 giri
3 – Nico Rosberg – Mercedes GP W02 – 1:20.219 – + 0.549 – 56 giri
4 – Mark Webber – Red Bull Racing RB8 – 1:20.496 – + 0.826 – 54 giri
5 – Daniel Ricciardo – Toro Rosso TR7 – 1:20.694 – + 1.024 – 57 giri
6 – Michael Schumacher – Mercedes GP W02 – 1:20.794 – + 1.124 – 42 giri
7 – Kamui Kobayashi – Sauber C31 – 1:21.353 – + 1.683 – 106 giri
8 – Jenson Button – McLaren MP4-27 – 1:21.530 – + 1.860 – 62 giri
9 – Felipe Massa – Ferrari F2012 – 1:22.815 – + 3.145 – 69 giri
10 – Heikki Kovalainen – Caterham CT01 – 1:23.178 – + 3.508 – 28 giri
11 – Pastor Maldonado – Williams FW34 – 1:23.371 – + 3.701 – 25 giri
12 – Pedro de la Rosa – HRT F1 Team F111 – 1:23.676 – + 4.006 – 44 giri


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