I team Michelin si rammaricano profondamente per la posizione nella quale sono stati costretti oggi e vorrebbero scusarsi con tutti gli spettatori, con i telespettatori, con gli appassionati della Formula Uno e con gli sponsor.

I team Michelin si rammaricano profondamente per la posizione nella quale sono stati costretti oggi e vorrebbero scusarsi con tutti gli spettatori, con i telespettatori, con gli appassionati della Formula Uno e con gli sponsor per non aver potuto prendere parte al Gran Premio degli Stati Uniti.

In seguito all’incidente occorso a...(continua) Ralf Schumacher venerdì mattina, siamo stati avvertiti dalla Michelin che nessuno degli pneumatici a disposizione dei team si sarebbe potuto utilizzare, a meno che non fosse stata ridotta la velocità delle vetture nella curva n.13. In mancanza di questo provvedimento, la Michelin non riteneva lo pneumatico sicuro per la gara.

Tutti i team hanno fiducia nella Michelin e si affidano al suo consiglio, poiché sanno che è competente e responsabile; perciò la sue instruzioni per iscritto di non correre senza una modifica idonea del circuito sono state accettate.

Dopo che gli ultimi dati forniti dalla Michelin sono stati resi disponibili alle 6,30 di domenica mattina, è diventato chiaro che la Michelin non avrebbe potuto garantire la sicurezza dei piloti. Numerose discussioni e riunioni hanno avuto luogo per trovare una via di uscita al problema. Ogni possibilità di far svolgere la gara in condizioni di sicurezza è stata esplorata. L’unica soluzione pratica era costituita dall’installazione di una chicane prima della curva n.13 e nove dei team erano pronti a correre in queste condizioni, anche rinunciando a punti in campionato o permettendo a team non-Michelin di occupare le prime posizioni sulla griglia.

Sfortunatamente, tutte le proposte sono state respinte dalla FIA.

La sicurezza è sempre la prima preoccupazione di ogni team e della FIA. Purtroppo, i team sono stati obbligati a seguire le direttive della Michelin che imponevano loro di non correre.

Siamo perfettamente consapevoli che quello degli Stati Uniti è un importante mercato per la Formula Uno ed è un obbligo per la Formula Uno promuovere sé stessa in maniera positiva e professionale. E’ triste non aver potuto presentare la Formula Uno oggi nella maniera in cui avremmo voluto.

[Firmato dai direttori di tutti e sette i team Michelin].