formula_874Dalla crisi al successo in sole due settimane: la rivoluzione tecnica messa in atto dalla McLaren alla vigilia del Gran Premio di Germania porta i suoi frutti e, grazie ad un ottimo Lewis Hamilton capace di trarre il massimo dalla monoposto, il team di Woking porta a casa il terzo successo dell’anno, il secondo firmato dall’anglo-caraibico dopo quello nel GP di Cina. (continua...)

Hamilton è stato in grado di prendere la testa della corsa fin dal via, per poi cederla nel corso del secondo stint a Mark Webber e riprenderla definitivamente nell’ultima parte di gara con un passo inarrivabile per tutti gli avversari. Fernando Alonso ha confermato la solidità del nuovo corso Ferrari con un secondo posto battagliero, tentando fino alla fine di agguantare il successo.

Ma la vera notizia di oggi è la crisi della Red Bull, in difficoltà con entrambi i suoi portacolori: solo terzo Mark Webber, in difficoltà con il degrado delle sue gomme, e addirittura quarto Sebastian Vettel, solo grazie ad un sorpasso in extremis ai danni di Felipe Massa, propiziato dall’ottimo lavoro dei box (che si riscattano dall’errore di Silverstone) nel pit stop contemporaneo con il brasiliano all’ultimo giro.

Ottimo il sesto posto del pilota di casa Adrian Sutil, davanti al duo Mercedes di Rosberg e Schumacher (autore anche di un testacoda), a Kobayashi e a Petrov.

La cronaca

Alla partenza Lewis Hamilton approfitta dell’ennesimo scatto al rallentatore di Mark Webber per portarsi in prima posizione. L’australiano frena anche il suo compagno di squadra Sebastian Vettel, che resta dunque terzo, mentre Fernando Alonso lo attacca. Felipe Massa prova ad infilarsi all’esterno su Vettel, ma finisce oltre la pista e scivola indietro. Partenza negativa anche per Button, che perde due posizioni e viene poi superato anche da Schumacher.

Di Resta e Heidfeld si girano già alla terza curva e precipitano in fondo alla classifica, iniziando una rimonta. Nei primissimi giri Hamilton guadagna un paio di secondi sulle due Red Bull, che però poi cominciano a girare forte e si attaccano ai suoi tubi di scarico. All’ottavo giro, mentre Massa tenta di liberarsi di Rosberg, Alonso riesce a trovare l’interno di Vettel e a conquistare la terza posizione. Poco dopo il campione del mondo finisce in testacoda dopo aver messo una ruota sull’erba umida e si vede insidiato dallo stesso Rosberg.

Heidfeld è invece vittima di un incidente spettacolare con Buemi, che lo spinge fuori pista, poi pizzica con la sua ruota l’ala anteriore, facendo sì che la Lotus Renault GP del tedesco si sollevi in volo. Nessuna conseguenza fisica per Heidfeld, ma la sua complessa gara di casa è già finita. Al tredicesimo giro Hamilton commette un errore e perde momentaneamente il primo posto a vantaggio di Webber, per poi riguadagnarlo nella successiva curva 1. Alonso si è ormai portato a ridosso dei primi due e il risultato è un terzetto separato da meno di un secondo.

Il primo dei tre a fermarsi ai box per sostituire le gomme è Mark Webber, seguito al giro successivo da Alonso e Hamilton. La tornata in più con gomme nuove consente all’australiano di sopravanzarli entrambi, ma momentaneamente si trova alle spalle di Massa, che deve ancora effettuare il pit stop (mentre si è fermato il suo diretto rivale Vettel, che era appena stato superato da lui). Dopo la sosta, il brasiliano è ottavo, ma supera rapidamente Kobayashi e Petrov, seguito da Vettel. Webber si trova così in testa e comincia a spingere forte, collezionando giri più veloci.

Schumacher ripete lo stesso errore commesso da Vettel a inizio gara e va in testacoda, ma riprende la gara. Testacoda anche per Chandhok, che riesce a non insabbiarsi. Anche in occasione della seconda sosta il primo a fermarsi è Webber: poco dopo tocca a Hamilton, che rientra in pista subito davanti a lui. Alonso attende un altro giro: all’uscita dai box è davanti a Hamilton, ma le sue gomme sono ancora fredde e l’inglese ha gioco facile a scavalcarlo subito alla prima curva.

L’altra McLaren è ancora in balia del traffico: al 35° giro riesce finalmente a portarsi sesto, superando Rosberg, ma solo un giro più tardi deve ritirarsi nel suo garage per problemi idraulici. Si ritirano sempre per guasti anche Barrichello e Liuzzi. In testa alla gara, Hamilton tiene un passo inarrivabile per Alonso e soprattutto per Webber, che rapidamente arriva ad accumulare un distacco superiore agli otto secondi. Massa è sempre quarto ed è sempre insidiato da Vettel, che non riesce a trovare il varco per sopravanzarlo.

Al 52° giro Hamilton rompe gli indugi e si ferma per montare le gomme medie obbligatorie. Alonso sta per farlo al giro successivo, ma vede che è più rapido e rimanda ancora la sosta. La scelta si rivela sbagliata: la situazione si ribalta immediatamente e quando lo spagnolo si ferma è ormai costretto ad abbandonare i sogni di vittoria a vantaggio dell’inglese, nettamente più rapido con questi pneumatici. Webber conserva stabilmente la terza posizione.

La lotta per il quarto posto si decide invece solo all’ultimo giro, quando Massa e Vettel si fermano contemporaneamente e in extremis per scontare l’ultima sosta obbligatoria: i meccanici della Red Bull sono più rapidi e permettono al campione del mondo in carica di avere la meglio in questo duello protrattosi per tutta la gara. Vince dunque Hamilton, davanti ad Alonso, Webber, Vettel e Massa.

1 – Lewis Hamilton – McLaren – 60 giri
2 – Fernando Alonso – Ferrari – + 3.980
3 – Mark Webber – Red Bull Racing – + 9.788
4 – Sebastian Vettel – Red Bull Racing – + 47.921
5 – Felipe Massa – Ferrari – + 52.252
6 – Adrian Sutil – Force India – + 1:26.208
7 – Nico Rosberg – Mercedes GP – + 1 giro
8 – Michael Schumacher – Mercedes GP – + 1 giro
9 – Kamui Kobayashi – Sauber – + 1 giro
10 – Vitaly Petrov – Lotus Renault GP – + 1 giro
11 – Sergio Perez – Sauber – + 1 giro
12 – Jaime Alguersuari – Toro Rosso – + 1 giro
13 – Paul di Resta – Force India – + 1 giro
14 – Pastor Maldonado – Williams – + 1 giro
15 – Sébastien Buemi – Toro Rosso – + 1 giro
16 – Heikki Kovalainen – Team Lotus – + 2 giri
17 – Timo Glock – Virgin Racing – + 3 giri
18 – Jerome D’Ambrosio – Virgin Racing – + 3 giri
19 – Daniel Ricciardo – HRT F1 Team – + 3 giri
20 – Karun Chandhok – Team Lotus – + 4 giri
21 – Vitantonio Liuzzi – HRT F1 Team – ritirato
22 – Jenson Button – McLaren – ritirato
23 – Rubens Barrichello – Williams – ritirato
24 – Nick Heidfeld – Lotus Renault GP – ritirato

www.422race.com