Guardando al futuro di dieci, quindici anni, Bernie, chi vedi a gestire la F1? Chi sarebbero i giusti custodi di questo sport? “E’ qualcosa che deve svilupparsi da sola. In passato avevo un controllo molto più capillare rispetto ad oggi perché ho demandato un po’ di mansioni ad altre persone. Siamo diventati troppo democratici. Penso ancora che se non ci fossi io, ci vorrebbe qualcuno che gestisse le cose un po’ come faccio io.” (continua...)
Intendi una ‘dittatura benevola’? “Sì. E’ quello che accade con i team vincenti. Se si gestisce un team come una democrazia, cominciano i guai. Quando Todt era in Ferrari con Michael (Schumacher, ndr) e Ross (Brawn, ndr), era così. Ora è più italiana e più democratica.”
Vedi la tua gestione della F1 solo come un capitolo della storia di questo sport o come l’intero libro? “Come capita in altri casi, siamo cresciuti insieme.”
In un panorama dei media frammentario, potete ottenere più introiti dai social media, da Internet, dai telefonini? “Si sente molto parlare di questi aspetti. Quando stipuliamo un contratto con un’emittente, concediamo loro i diritti per trasmettere con qualsiasi metodo vogliano nella loro nazione. Perciò, se vogliono trasmettere su un telefonino – che in effetti è una piccola televisione, anche di più di questi pad che avete – ma non sembra che vogliano farlo. La gente vuole ancora accendere la TV.”
Un nuovo proprietario della F1 potrebbe prendere questi contenuti e creare altri flussi di introito con i nuovi media? “Non ho idea di cosa potrebbero fare. Tutto ciò che può essere fatto, lo stiamo facendo. Stiamo studiando tutti questi diversi metodi di trasmissione. Se consentissimo ad altre persone di trasmettere su qualsiasi altro mezzo, questo infastidirebbe chi ha firmato con noi dei contratti televisivi.”
Recentemente la NewsCorp e la Exor hanno annunciato il loro interesse nell’acquisto dei diritti commerciali della F1. Si sono messi in contatto con lei in merito a questi programmi? “Non credo che abbiano alcun programma.”
Sono persone appropriate a gestire la F1? “La maggior parte degli addetti ai lavori della F1 pensa che sarebbe sbagliato avere qualcuno forte quanto il gruppo Murdoch, che è molto forte, ovviamente coinvolto, perché costruiamo il nostro business sulla TV in chiaro e penso che nel momento in cui ci spostassimo da questo ci troveremmo nei guai. Dobbiamo aspettare e vedere. In più, sarebbe sbagliato avere coinvolta la Exor, che di fatto possiede la Ferrari, perché avrebbero una grossa influenza sui regolamenti.”
Lo scandalo intercettazioni che ha travolto la NewsCorp in Gran Bretagna rappresenterà un problema? “Non ci riguarda per nulla. Non stanno intercettando i nostri telefonini! Non abbiamo nulla che siano interessati a intercettare!”
Al momento abbiamo la FOTA, ma anche questo nuovo gruppo di quattro boss di Mercedes, Ferrari, Red Bull e McLaren, che stanno discutendo ad alto livello. Come legge questo fatto? “Non so perchè stiano tenendo questi incontri. Tengono molti incontri e non sembrano ottenere nulla. Queste persone che ha menzionato, i boss, si vedono solo per decidere se non vogliono il coinvolgimento di Exor e Murdoch. Hanno detto: ‘Se saranno coinvolti, forse è meglio che lo siamo anche noi.’ Dovrebbero andare dalla CVC e vedere se possono acquisire la società, se vogliono.”
E che cosa mi dice della successione, Bernie? Qual è il piano? “Se me ne andrò, o meglio, quando me ne andrò, emergerà qualcuno. Abbiamo un gruppo sufficientemente bravo attorno a noi che gestirebbe questo fatto senza problemi.”
Ho ragione a pensare che il suo successore prescelto lavora in questo edificio? (Ho in mente Sasha Woodward Hill, il suo legale) “Non sceglierei io il mio successore.”
Sarebbe la CVC a farlo? “Sì, o se Murdoch acquisisse la società allora sarebbe lui a scegliere la persona che prenderebbe il mio posto.”
Le trattative per il rinnovo del Patto della Concordia sono di nuovo in corso. Si risolveranno entro la scadenza di fine 2012 oppure c’è il pericolo che non sia così? “Il Patto della Concordia ha attorno di sé un’aura di magia. Nacque come una sorta di trattato di pace con la FIA (a inizio anni ’80, ndr). Poi è piuttosto cresciuta e la gente pensa che sia un documento magico. Non è così. La cosa importante di quel documento è quanto vengono pagati i team. Tutto il resto viene gestito dai regolamenti. Perciò non c’è davvero bisogno di avere un Patto della Concordia.”
E questa stagione? Con le ali mobili e le gomme Pirelli è stata una stagione piena di sorpassi e azione. Cosa ne pensa, può essere che siano addirittura troppi? “A parte il fatto che Sebastian vince tutto, è una stagione incredibile. Detto questo, la gente vuole sapere chi lo batterà. Abbiamo appena visto una partita di tennis ed è stato magico per la gente vedere Nadal battuto. Dobbiamo ringraziare il gommista per questo. Quando firmai il contratto con la Pirelli dissi loro: ‘Voglio che facciate una gomma che non duri per un’intera gara, ma un terzo di gara’. Hanno svolto un lavoro fantastico, perché per loro è tanto difficile fare questo quanto fare una gomma che duri per sempre.”
Tutti gli sport devono affrontare il dilemma della linea di confine tra sport e intrattenimento. Quali sono le sue linee guida quando pensa a questo sport? “E’ lo stesso per tutti. Abbiamo bisogno che le persone vadano ad assistere ad un evento senza sapere cosa accadrà. Quando vanno a vedere una gara, parlano di tutto questo tipo di cose, non degli aspetti meccanici, ma dei piloti; chi vincerà e chi non vincerà. Questo è il motivo per cui le gare in condizioni bagnate sono molto migliori.”
Le Pirelli stanno rendendo le gare più emozionanti, ma questo diminuisce lo spettacolo in qualifica perché i piloti preferiscono risparmiare un treno di gomme piuttosto che compiere un altro run. Il gioco vale la candela? “E’ facile superare questo problema: basta aggiungere un altro treno di gomme. Ci sono modi in cui possiamo risolvere questo problema, che non penso sia così grande. Se i piloti hanno un solo giro per ottenere il tempo, questo mette più pressione su di loro.”
Vettel starà anche dominando, ma a lei piace molto, non è così? Cos’è che trova così attraente in lui? “E’ un bravo ragazzo, con i piedi per terra, non vola, non sogna a nulla, è qui per svolgere un lavoro e sta facendo del suo meglio. Ha fiducia in se stesso e questo è importante. Chi mi ricorda? Forse un po’ Piquet.”
Ha parlato molto ultimamente dei motori di nuova generazione per il 2014, concentrandosi particolarmente sul problema del rombo. Perché è così importante per lei? “E’ un motore diverso: prima parlavamo di un quattro cilindri in linea, ora parliamo di un V6 a singola turbina. Nessuno sa se il rombo sarà simile a quello che otteniamo dai V8. Spero di sì. La gente lo ama, viene a vedere una gara di F1 ed è magico.”
Il rombo così acuto? “Sì. I vecchi 12 cilindri avevano un rombo fantastico. Basta che facciano molto rumore. La gente ama sentire il rumore.”
E’ stato un forte sostenitore di Jean Todt per il posto in Ferrari e per la campagna presidenziale in FIA. Ma ora sembra che si stia scontrando con lui, su questioni come questo motore. “L’unica discussione che ho avuto con Jean è quella che ho detto. Lui pensava a promuovere il messaggio ambientale in F1, che secondo me è un completo nonsenso, perché è troppo facile sotto molti aspetti. Io gli ho detto: ‘Dobbiamo semplicemente dire ai team di smetterla di portare motorhome così grandi, così servirebbero meno tir per portare tutto il materiale e si userebbe meno carburante’. Ma non è questo il messaggio che la gente vuole vedere. Perciò ho detto: ‘Perché non riduciamo le gare del 10%, se vuoi usare meno carburante?’ E’ come il KERS, che è stato introdotto per lanciare un messaggio alla gente. Il problema è che lo teniamo come un segreto: l’unico momento in cui si parla del KERS è quando non funziona. Nessuno parla mai dei motivi per cui lo abbiamo introdotto. Perciò dobbiamo stare attenti. Non vogliamo ridurre l’appeal della Formula 1 verso gli spettatori. Ci sono molti modi in cui possiamo mandare un messaggio: c’è un campionato del mondo turismo per le vetture che si vedono anche in strada. Le si può acquistare e hanno un motore 1.6 turbo. Con Jean, al momento, questo è l’unico problema che ho. A parte questo, non ce ne sono altri.”