pirelli_41Più dell’ordine finale e dei rapporti di forza emersi nelle prove libere, a Barcellona il tema ricorrente del venerdì è uno solo: i nuovi pneumatici a mescola super dura. (continua...)

Costruita dalla Pirelli in modo da assicurare una maggiore durata, a scapito di un sacrificio in termini di grip fornito, la nuova specifica di gomme ha trovato i pareri contrari di tutti i piloti dei team di vertice.

Lewis Hamilton la stronca in maniera brutale: “Un disastro! Non capisco perché l’abbiano portata, quella precedente era migliore; invece questa non rende la guida per niente piacevole, ci mette tanto ad entrare in temperatura, ma è difficile farcela restare e non dura poi così tanto. Poi è oltre due secondi più lenta della mescola morbida, quindi mi aspetto che tanti piloti useranno spesso le soft”.

Una bocciatura senza appello, dunque, da parte del pilota della McLaren, che poi si sofferma ad analizzare il suo venerdì, concluso al secondo posto, con una manciata di millesimi di ritardo dalla Red Bull: “Penso che siamo competitivi come sempre finora, ma non significa che abbiamo ridotto il distacco; ci sono stati dei passi avanti, può darsi che abbiamo ancora del margine, ma potrebbero averlo anche loro. Meglio nel pomeriggio rispetto alla mattina, quando ho avuto, appunto, difficoltà con la gomma dura”, ha spiegato Hamilton.

Stesso pensiero all’interno del box Red Bull, anche se i termini adottati non sono stati esattamente gli stessi, data la superiorità mostrata ancora oggi dalla RB7.

Mark Webber, autentico dominatore di giornata, dice la sua in modo piuttosto pacato: “E’ difficile tirare fuori il meglio da questa gomma; è vero che dura un po’ di più rispetto alla vecchia specifica, ma se con il primo set le cose non sono andate male, con il secondo invece il risultato non è stato buono. Però credo che debba essere dato alla Pirelli il tempo di capire come migliorare, senza eccessive critiche”.

Per quanto riguarda la sua prestazione, l’australiano è decisamente soddisfatto di quanto ottenuto oggi: “Uno dei miei migliori venerdì; la macchina va bene, abbiamo raccolto molti dati utili. E’ stato divertente guidare la macchina in condizioni meteo favorevoli, mi sentivo a mio agio, ma ce la dovremo giocare con Ferrari e McLaren”.

Anche l’altra metà del box anglo-austriaco, quella colorata di tedesco, si dice contenta di queste prove libere: “E’ stata una giornata produttiva: tutto ha funzionato anche se più il pomeriggio che la mattina, ma siamo messi bene. Il fatto che gli altri sarebbero stati più vicini ce lo aspettavamo, penso che sarà una lotta serrata”, ha dichiarato Sebastian Vettel, prima di parlare anche lui dei pneumatici: “La nuova super hard? Posso confermare che è dura davvero!”.

Se la Red Bull, dall’alto del suo potenziale, prende la questione gomme con filosofia, la Ferrari si dimostra, come la McLaren, meno disposta a scherzarci su.

In particolare è Fernando Alonso ad affondare la critica: “Della nuova mescola forse è meglio che non parli”, esordisce lo spagnolo, prima di ripensarci e riprendere la sua analisi: “C’era già una grande differenza fra le morbide e la precedente gomma dura, non capisco perché abbiano voluto cambiare e renderla ancora più lenta. Così è difficile pensare di potere accedere alla Q2 usando le hard, penso che la stragrande maggioranza dei piloti dovrà usare almeno un set di soft già in Q1, tranne forse la Red Bull, che non so quale margine abbia ancora rispetto a quanto fatto vedere oggi. Fra tutti gli altri non so se qualcuno vorrà assumersi il rischio”.

Alonso che si mostra invece fiducioso del potenziale della Ferrari, che ha concentrato il lavoro di oggi sulle novità aerodinamiche, in particolare gli scarichi soffiati, senza cercare particolarmente la prestazione: “Sono felice delle novità che abbiamo provato, la prima impressione è che ci sono stati dei passi avanti. E’ difficile giudicare i distacchi del venerdì, non sorprende che la Red Bull sia avanti e che la McLaren sia forte, ma credo di avere più possibilità di andare a podio rispetto alla Turchia. L’obiettivo è sempre stare davanti a Vettel”.

Alla luce di quanto emerso nelle due sessioni, le premesse per una gara aperta sembrano esserci tutte.

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