pirelli_20A lanciare l’allarme è stato il campione del mondo in carica Sebastian Vettel. “I nuovi pneumatici si consumano troppo in fretta. Vanno bene per 16-17 giri,” ha detto il pilota della Red Bull, “poi cominciano a deteriorarsi”. La Pirelli però non ci sta a incassare il colpo e replica: “La maggiore degradabilità dei pneumatici è una caratteristica espressamente chiesta dai team e dagli organizzatori per aumentare lo show in F1. Come molti piloti hanno più volte sottolineato, minor durata significa tempi sul giro più bassi, più pit stop, maggiore possibilità di sorpassi e quindi più spettacolo. Si tratta di un’opportunità per il circus e non di un problema”. (continua...)

Alle preoccupazioni di Vettel avevano fatto eco le parole del ferrarista Fernando Alonso. “Le dure si comportano esattamente come le morbide. Per quello che abbiamo visto finora, il degrado è molto rilevante, il che vuol dire che avremo gare con molti pit-stop, anche tre o quattro nello stesso GP e questo non è buono per i team di punta”, aveva affermato l’asturiano.

La Pirelli intanto si appella al meteo. “Va detto che nei test ufficiali invernali non abbiamo potuto provare in condizioni ottimali, sia per le temperature, troppo basse, sia per le condizioni di pista,” spiega la società. “Confidiamo che a Barcellona, nei test della prossima settimana, ci possa essere l’opportunità di provare in condizioni diverse che consentano a tutti di verificare le reali prestazioni dei nostri pneumatici. Continuiamo comunque a lavorare a stretto contatto con tutti i team e ponendo grande attenzione alle loro indicazioni”. Insomma, poche certezze per un mondiale che si annuncia spettacolare.

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