formula_709Con i motori ancora spenti l’attenzione di parecchi dei protagonisti del mondiale di Formula 1 è rivolta a faccende che di sportivo hanno ben poco. Spicca in questo periodo di gestione delle proprie faccende personali la figura di Bernie Ecclestone, uomo che ha costruito in qualche decina d’anni la fortuna della Formula 1 e che, di questa fortuna, ne ha immagazzinata una buona fetta per sé e la propria discendenza. (continua...)

E a proposito di discendenza di Bernie, ovverosia le due figlie Tamara (26 anni) e Petra (22 anni), ha fatto scalpore in Inghilterra la notizia secondo cui Bernie avrebbe speso la cifra ragguardevole di 130 milioni di euro per regalare alle proprie amate due residenze degne della loro persona. Per Petra un appartamento a Chelsea, per Tamara uno a Kensington Palace Gardens, in una delle zone più prestigiose di tutta Londra. Se da una parte però il buon Bernie si impegna per essere un padre premuroso, dall’altra deve anche difendersi da accuse che potrebbero avere strascichi in ambienti anche non propriamente sportivi.

Ecclestone si trova infatti in questo periodo a rispondere alle accuse di aver versato una tangente di 50 milioni di euro all’ex banchiere tedesco Gerhard Gribkowsky per agevolarsi l’acquisizione dei diritti commerciali della Formula 1, in quel momento di proprietà della banca tedesca Bayerische Landesbank di cui Gribkowsky era consigliere. La somma sarebbe stata versata da Ecclestone nelle casse di una finanziaria austriaca, la Grep Gmbh, società legata a Gribwosky.

La notizia circola ormai da qualche settimana e, nonostante le minacce di Ecclestone di procedere per vie legali di fronte alla pubblicazione di quelle che lui definisce falsità, nuovi dettagli emergono dalle pagine del giornale tedesco “Bild”. Sembra che l’operazione sarebbe da collegarsi a una società chiamata Petara, guarda caso una denominazione ottenuta dalla sovrapposizione dei nomi delle due amate figlie di Ecclestone.

Inoltre un altro giornale, il “Suddeutsche Zeitung”, denuncia l’esistenza di una lettera da parte della “Grep Gmbh” diretta a Ecclestone, datata 14 dicembre 2007 e marcata come confidenziale, richiedente un versamento mancato di 2,3 milioni di dollari come ultima parte del pagamento. Ovvia la smentita da parte della Formula One Management e di Ecclestone, ma le caselle si stanno incastrando in un modo quanto mai sospetto e la faccenda sembra essere lontana da ogni possibile chiarimento.

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