
Al via (a cui non prende parte Di Grassi, out dopo una rovinosa uscita di pista durante il giro si schieramento), Vettel tiene la testa della classifica, mentre perde terreno Webber, che scivola al terzo posto, alle spalle di Kubica.
A seguire Alonso, Button, Hamilton, Barrichello, e Schumacher, mentre in mezzo al mucchio, Massa sperona l’incolpevole Liuzzi, costretto al ritiro così come il brasiliano. Fatale il contatto anche tra Hulkenberg e Petrov, con il russo che si schianta contro il muretto in pieno rettilineo, lasciando detriti sull’asfalto.
Entra la safety-car che neutralizza l’azione e ricompatta le vetture: ne approfattano per rientrare ai box Trulli, Rosberg, Senna e Glock, mentre Kubica perde la ruota posteriore destra (probabilmente per un errato fissaggio) e si ritira mestamente.
Alla ripartenza, Vettel conserva il comando della classifica, dietro di lui, Alonso tenta di prendere la scia di Webber che lo precede in seconda posizione, ma deve desistere. Grande battaglia per la dodicesima piazza anche tra Buemi e Rosberg, con il tedesco che supera all’esterno della 130R il pilota della Toro Rosso, ma finisce largo alla curva succesiva ed è costretto a riaccordarsi. Riesce invece l’attacco di Schumacher ai danni del suo ex compagno di squadra Robens Barrichello che perde così la sesta posizione ad appannaggio del tedesco.
Davanti a tutti continua a fare l’andatura Vettel che insieme a Webber, mostra subito un ritmo agguerrito. Il tedesco sigla il primo giro più veloce della gara (un primo e trentotto secondi) guadagnando decimi su decimi che gli permettono di incrementare via via il proprio vantaggio sugli avversari.
Dopo Heidfeld, Sutil e Barrichello, il primo tra i piloti di punta a rientrare ai box per il cambio gomme è Lewis Hamilton che monta pneumatici a mescola dura e torna in pista settimo. Il giro successivo, si ferma ai box anche Schumacha che rientra ottavo, alle spalle del compagno. I due ingaggiano un intenso duello, con l’ex ferrarista che studia le linee e i punti deboli del compagno, cercando un pertugio per sferrare l’attacco decisivo. Rosberg però non mostra nessun timore reverenziale e al sette volte iridato non resta che accodarsi.
Quando siamo al giro 25, si fermano ai box anche Vettel e Alonso: il tedesco rientra terzo, davanti alla Ferrari dello spagnolo. Ma in pista è Hamilton-show. Il pilota della McLaren supera Kobayashi sul rettilineo principale e fa segnare il suo primo giro più veloce: un primo e trentacinque secondi. L’anglo-caraibico sembra indiavolato e si ripete poche tornate dopo, abbassando di cinque decimi la sua precedente prestazione. Al ventiseiesimo passaggio effettua la sua prima sosta ai box anche Mark Webber che torna in pista terzo, mentre Alonso fa registrare il giro più veloce.
Dopo quasi trenta giri, l’unico tra i piloti di testa a non aver ancora effettuato la sosta ai box è il solo Button, che si ferma al giro trentuno. L’azzardo di rimanere fuori più a lungo con le gomme dure non premia però il britannio che rientra quinto. Quando siamo a metà gara, la classifica vede in testa Vettel che precede di due secondi Webber, di cinque secondi Alonso e di diciassette Button che approfitta di un problema al cambio di Hamilton (rimasto senza la terza marcia) per guadagnare una posizione.
Nelle retrovie intanto, grande battaglia fra Alguersuari e l’idolo di casa Kobayashi per la decima posizione. I due si toccano ma nel contatto ad avere la peggio è il solo spagnolo della Toro Rosso, costretto ad una sosta supplementare per sostituire l’ala anteriore danneggiata. Ritiro intanto per Sutil, ko per la rottura del propulsore della sua Force India e per Rosberg che finisce la sua gara contro le protezione in gomma al giro 49, per il distacco di una ruota fissata male.
Tra le prime posizioni, i distacchi si stabilizzano, con Vettel che vola così indisturbato verso il terzo successo stagionale, precedendo sotto la bandiera a scacchi la Red Bull gemella di Webber, autore del giro più veloce della gara, strappato proprio all’ultimo al vittorioso compagno di squadra. Terzo gradino sul podio per Alonso, che limita i danni, salvando così l’onore della Ferrari dopo la prematura uscita di scena di Massa, sotto inchiesta insieme a Petrov, Liuzzi, Hulkenberg e Petrov per gli incidenti alla partenza.
Prossimo appuntamento, il 22-23 e 24 ottobre con il primo Gran Premio della Corea.
1. Sebastian Vettel Red Bull-Renault 1hr 30m 27.323
2. Mark Webber Red Bull-Renault +0.905
3. Fernando Alonso Ferrari-Ferrari +2.721
4. Jenson Button McLaren-Mercedes +13.522
5. Lewis Hamilton McLaren-Mercedes +39.595
6. Michael Schumacher Mercedes-Mercedes +59.933
7. Kamui Kobayashi Sauber-Ferrari +1m 04.038
8. Nick Heidfeld Sauber-Ferrari +1m 09.648
9. Rubens Barrichello Williams-Cosworth +1m 10.846
10. Sebastien Buemi Toro Rosso-Ferrari +1m 12.806
11. Jaime Alguersuari Toro Rosso-Ferrari +1 giro
12. Heikki Kovalainen Lotus-Cosworth +1 giro
13. Jarno Trulli Lotus-Cosworth +2 giri
14. Timo Glock Virgin-Cosworth +2 giri
15. Bruno Senna HRT-Cosworth +2 giri
16. Sakon Yamamoto HRT-Cosworth +3 Laps
17. Nico Rosberg Mercedes-Mercedes Non classificato
18. Adrian Sutil Force India-Mercedes Non classificato
19. Robert Kubica Renault-Renault Non classificato
20. Nico Hulkenberg Williams-Cosworth Non classificato
21. Felipe Massa Ferrari-Ferrari Non classificato
22. Vitaly Petrov Renault-Renault Non classificato
23. Vitantonio Liuzzi Force India-Mercedes Non classificato
24. Lucas di Grassi Virgin-Cosworth Non classificato