formula_619Corea sì o Corea no? Il tormentone sull’effettiva possibilità da parte del circuito di Yeongam di ospitare il primo Gran Premio di Formula 1 della sua storia, previsto tra meno di un mese (la data è il 24 ottobre prossimo) tiene banco ormai da mesi. E nonostante fosse logico aspettarsi che con l’avvicinarsi dell’esordio i nodi sarebbero venuti al pettine, l’impressione è invece che nessuno abbia davvero le idee chiare sulla possibilità di completare i lavori in tempo utile. (continua...)

Nemmeno il deus-ex-machina del circus iridato, Bernie Ecclestone. Il patron della F1, dopo aver incontrato questo weekend una delegazione sudcoreana, si era affrettato a rassicurare tutto il paddock ai microfoni proprio del “Korea Herald”: “Siamo contenti del circuito al momento,” queste le sue prime parole. “Non faccio molto affidamento alle voci.” E sulle motivazioni dell’ennesimo rinvio dell’ispezione finale della FIA, prevista originariamente per il 21 settembre, Mr. E dà la colpa ad un tifone che si suppone in arrivo.

“Abbiamo atteso per un motivo ovvio, perchè il meteo è stato sfavorevole. La Federazione sembra molto contenta di ciò che è accaduto e di tutto ciò che accadrà,” ha aggiunto. Nè appare preoccupato del possibile fallimento dell’ispezione, che potrebbe indurre la FIA a bloccare per regolamento la gara in Corea anche nel 2011: “Abbiamo firmato un contratto. Non posso parlare di quest’ipotesi, perchè non accadrà. Quello che i giornali scrivono in questi giorni è una completa spazzatura.”

Sarà. Fatto sta che solo poche ore più tardi, Ecclestone ci ripensa. E le sue nuove dichiarazioni, stavolta rilasciate alla “BBC”, punzecchiato dall’ex team principal Eddie Jordan, sono di segno totalmente diverso. “La situazione non è buona,” spiega Ecclestone, seconda versione. “L’ispezione sarebbe dovuta avvenire sei settimane fa. Ma non è stato così, perchè non l’avrebbe passata.” La nuova data per l’ispezione è ora fissata per l’11 ottobre, dopo il Gran Premio del Giappone, in calendario tra un paio di settimane.

Una situazione alquanto insolita per una nuova gara. Di fatto, significherà non avere la certezza della disputa del Gran Premio nel momento in cui l’imponente macchina logistica dei team sarà ormai in moto con destinazione Seoul. “E’ molto pericoloso, ma il dubbio era: cancellare la gara o no? Loro dicono che andrà tutto bene, perciò speriamo che abbiano ragione,” ammette Bernie. In una successiva intervista all’”Associated Press”, Ecclestone ha poi addirittura sostenuto che la F1 sarebbe “fortunata” ad evitare le tre settimane di pausa prima del finale di stagione ad Abu Dhabi: “Finchè non saremo lì, ci saranno comunque delle preoccupazioni, ovviamente. Dovremo avere fortuna e sperare che tutto vada bene.”

E se addirittura Ecclestone è il primo a non capirci nulla, figuriamoci i team. I quali non solo si troveranno a dover prenotare aerei e alberghi senza alcuna certezza, ma dovranno anche preparare le prossime gare con il dubbio di avere ancora tre o quattro Gran Premi previsti prima della fine della stagione. I punti di vista, ovviamente, sono diversi: chi comanda la classifica spera in una corsa in meno, mentre chi è costretto a inseguire punta tutto sul fatto che la Corea rimanga in calendario.

E’ il caso, per esempio, della McLaren: “Vorremmo correre ancora quattro gare, ma da quel che sentiamo ci sono molte preoccupazioni,” ha dichiarato il team boss Martin Whitmarsh. “Bernie e i coreani lavoreranno su quello, mentre noi ci concentreremo sulla prossima gara di Suzuka per massimizzare i punti.” La Red Bull è la scuderia che conosce la situazione meglio di tutti, avendo potuto già compiere un giro dimostrativo del circuito con una vecchia monoposto guidata per l’occasione da Karun Chandhok.

“Quando siamo stati lì, i lavori procedevano bene, perciò siamo piuttosto fiduciosi,” spiega il team principal Christian Horner. “Al momento tutti i voli sono ancora prenotati. Ovviamente Mark spererebbe che fosse cancellata, Sebastian che si corresse. E anche da un punto di vista del team, la cancellazione non sarebbe così negativa. Ma penso decisamente che la gara si farà. Ho discusso con Ecclestone e lui sembra piuttosto fiducioso.”

L’ultima parola spetta agli organizzatori, che proprio oggi hanno rilasciato una dichiarazione ufficiale piccata difendendo le loro posizioni. “Non avremo alcun problema a ospitare la gara il 24 ottobre perchè abbiamo quasi completato il lavoro,” spiega un portavoce dell’organizzatore KAVO alla “Sapa/AFP”. “Ci sbrigheremo a completarlo e gli ufficiali della FIA vedranno la pista finita quando, tra due settimane, condurranno la loro ispezione. Prendiamo le dichiarazioni di Ecclestone seriamente, come messaggio che dobbiamo fare in fretta nelle preparazioni per la gara.”

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