
La cronaca
Al semaforo verde, Webber non compie errori mantenendosi in testa all’uscita della Sainte Devote. Alle sue spalle Vettel riesce ad affiancare e sopravanzare Kubica all’interno della prima curva. Dietro seguono Lewis Hamilton e Rubenso Barrichello, autore di un ottimo spunto che gli ha permesso di recuperare tre posizioni, davanti a Schumacher e Rosberg. Male invece Button, crollato dall’ottava all’11° piazza.
Non basta un giro per assistere al primo intervento della safety-car: verso l’uscita del tunnel, la Williams di Nico Hulkenberg perde direzionalità sullo sporco, impattando violentemente contro le barriere. Una situazione che gioca a favore di Fernando Alonso, che decide di rientrare subito ai box per montare le gomme dure e lanciarsi verso la rimonta. Il passo lento della vettura di sicurezza non giova invece al motore della McLaren di Jenson Button, surriscaldato a causa della copertura del radiatore dimenticata dai meccanici prima della partenza.
Dopo sette giri avviene la ripartenza della gara: Webber si dimostra il pilota più rapido del gruppo, costruendo un vantaggio rassicurante sul compagno di squadra. Per assistere ai sorpassi bisogna scendere in fondo al gruppo, con Fernando Alonso protagonista di una serie di attacchi sul quartetto di Virgin e Lotus.
E’ Lewis Hamilton che inaugura il valzer dei pit stop con la prima sosta al 19° giro, che gli permette di rientrare davanti alla Ferrari del pilota spagnolo. Poco dopo avverrano i ritiri di Timo Glock, per un guasto a una sospensione, di Pedro de la Rosa, fermato da un problema idraulico, e di Lucas di Grassi.
Terminate le soste, Marc Webber prosegue il suo dominio nel Principato con 15 secondi di vantaggio sulla Red Bull di Vettel. Al terzo posto Kubica, seguito da Massa e Hamilton. L’azzeccata strategia Ferrari viene rimarcata dalla posizione di Alonso, che dopo circa metà gara si ritrova in sesta piazza seguito dalle Mercedes di Schumacher e Rosberg.
Dopo 32 tornate, i distacchi vengono di nuovo azzerati: complice un cedimento alla posteriore sinistra, Rubens Barrichello perde il controllo della vettura alla curva Massenet, terminando la gara contro le barriere. Nonostante un principio di incendio, i commissari riescono a rimuovere l’ultima Williams rimasta dopo soli due giri sotto safety-car. Bastano dieci giri però per rivedere per la terza volta le luci lampeggianti della macchina di sicurezza: questa volta a smorzare il ritmo della gara è stato un tombino presente alla curva 3, uscito dalla sua sede.
Al restart, Webber tenta di ricostruire il suo vantaggio scendendo tre volte sotto il muro dell’1′16. Nelle retrovie Senna, Kovalainen e Petrov alzano bandiera bianca. La gara rimane congelata fino al 76° giro, quando Jarno Trulli tenta di cedere a Chandhok il disonore dell’ultimo posto con un attacco alla HRT a La Rascasse. La manovra però è azzardata, la Lotus si scontra con le gomme della monoposto avversaria e si stacca da terra, sfiorando il casco del pilota indiano. La gara terminerà sotto regime di safety-car, che in ogni caso lascerà spazio a un finale thriller: Michael Schumacher, settimo, compie un inaspettato sorpasso all’ultimo giro su Fernando Alonso alla Anthony Noghes, lasciando la classifica in mano ai commissari di gara.
1 – M. Webber – Red Bull – 1:50:13.355
2 – S. Vettel – Red Bull – + 0.400
3 – R. Kubica – Renault – + 1.600
4 – F. Massa – Ferrari – + 2.600
5 – L. Hamilton – McLaren – + 4.300
6 – F. Alonso – Ferrari – + 6.300
7 – N. Rosberg – Mercedes Grand Prix – + 6.600
8 – A. Sutil – Force India F1 – + 6.900
9 – V. Liuzzi – Force India F1 – + 7.300
10 – S. Buemi – Scuderia Toro Rosso – + 8.100
11 – J. Alguersuari – Scuderia Toro Rosso – + 9.100
12 – M. Schumacher – Mercedes Grand Prix – + 25.700
13 – V. Petrov – Renault – + 5 giri
14 – K. Chandhok – HRT F1 Team – + 8 giri
15 – J. Trulli – Lotus F1 – + 8 giri
16 – H. Kovalainen – Lotus F1 – + 20 giri
17 – B. Senna – HRT F1 Team – + 20 giri
18 – R. Barrichello – Williams – + 48 giri
19 – K. Kobayashi – Sauber – + 52 giri
20 – L. Di Grassi – Virgin Racing – + 53 giri
21 – T. Glock – Virgin Racing – + 56 giri
22 – P. de la Rosa – Sauber – + 57 giri
23 – J. Button – McLaren – + 76 giri
24 – N. Hulkenberg – Williams – + 78 giri