L’Hungaroring, tracciato stretto e sinuoso, è la pista permanente più lenta del calendario di Formula 1. In genere molto polveroso, offre poca aderenza e questo associato con la calura che si incontra sempre nella regione in questo periodo dell’anno, presenta un certo numero di sfide da raccogliere. (continua...)
"L’Hungaroring è un tracciato interessante, soprattutto perché non è molto utilizzato durante l’anno. Questo significa che nelle prove libere del venerdì l’aderenza è precaria, molto diversa da quella che si ha nel giorno della gara," ha spiegato Hirohide Hamashima, responsabile dello sviluppo presso la Bridgestone Motorsport.

"E’ quindi abbastanza difficile organizzare una strategia dei pneumatici, le squadre dovranno lavorare senza sosta. La gestione delle gomme è ulteriormente complicata dall’intenso graining che la pista genera. Anche la posizione sulla griglia è cruciale perché è molto difficile superare un avversario su questo circuito," ha aggiunto.

Nei test recenti di Jerez, la Bridgestone ha proseguito il lavoro sulle gomme slick per il 2009. "Abbiamo provato due tipi di pneumatici, è stato un test costruttivo. Le reazioni ed i dati raccolti sono conformi alle nostre attese. I livelli di aderenza sono aumentati e i team stanno ancora capendo come sfruttare queste coperture."

"Ovviamente è difficile per le scuderie girare con gomme slick con le vetture attuali progettate l’anno scorso con un regolamento diverso. Sarà interessante vedere l’evoluzione quando entreranno in azione le macchine con specifiche 2009," ha concluso Hamashima.
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