La Red Bull Racing rompe l'egemonia della Mercedes nella seconda sessione di prove libere del Gp di Singapore: Daniil Kvyat è stato il più veloce in configurazione da qualifica con il tempo di 1'46"142. Il russo ha ottenuto la sua prestazione nel terzo giro con le gomme Supersoft, rivelando la grande qualità del telaio della RB11, visto che le altre monoposto sono andate in crisi dopo il primo tentativo. Daniil si era visto rovinare il primo giro da Romain Grosjean che era rimasto pericolosamente in traiettoria, ma poi ha saputo migliorarsi comunque. La monoposto di Adrian Newey sembra molto ben bilanciata in frenata ed è risultata la più consistente anche nella prova di durata. (continua...)

Alle spalle della monoposto di Milton Keynes non ci sono le frecce d'argento, ma spunta la Ferrari con Kimi Raikkonen. Il finlandese fa sognare i tifosi del Cavallino portando la SF15-T ad appena 39 millesimi di secondo dalla vetta, segno che la Rossa sembra competitiva nella notte di Marina Bay. Iceman è arrivato a 1'46"142 facendo meglio di un 1"5 rispetto al tentativo con le Soft.

Raikkonen è riuscito a piazzare la SF15-T davanti a Daniel Ricciardo terzo assoluto con la seconda RB11, mentre il campione del mondo Lewis Hamilton è solo quarto con un distacco di 337 millesimi da Kvyat. L'inglese è arrivato lungo alla prima staccata nel giro buono e poi non è più riuscito a sfruttare al meglio le coperture. Ha fatto peggio Nico Rosberg che risulta solo al settimo posto con il tempo di 1'46"781 che costa oltre sei decimi al tedesco. Le frecce d'argento, quindi, non hanno brillato nel giro secco e nel long run visto che il tedesco ha fatto anche un dritto, segno che le W06 Hybrid sono apparse meno a loro agio del solito. Ma non c'è da fidarsi perché gli uomini di Brackley potrebbero aver fatto un po' di pretattica del venerdì. Il vero potenziale lo vedremo solo domani in qualifica...

Sebastian Vettel è quinto a tre decimi dal giovane pilota russo, ma il tedesco ha preteso delle modifiche di assetto dopo il suo tentativo, non ritenendosi soddisfatto della sua prestazione. Il quattro volte campione del mondo ha fatto un lungo a inizio turno e ha girato in una configurazione aerodinamica diversa da quella di Iceman e nelle scelte di raffreddamento dei freni. La squadra del Cavallino ha differenziato il lavoro nei long run con Kimi che si è dedicato alle Supersoft, mentre Sebastian ha puntato prima sulle Soft e poi sulle gomme rosse per verificare se anche lui registrava l'eccessiva usura riscontrata da Kimi.

Molto positiva la prestazione di Sergio Perez con la Force India: il messicano accusa un distacco di appena mezzo secondo dalla testa e si è messo davanti a Nico Rosberg. Fra le soprese di giornata, oltre alla Red Bull Racing, bisogna inserire la McLaren Honda: Fernando Alonso ha regalato un sussulto ai tecnici di Woking mettendo la MP4-30 all'ottavo posto assoluto con un margine di appena otto decimi dalla vetta. Non era mai successo nel corso dell'anno e anche questa seconda sessione è filata liscia senza problemi alla power unit. Il pilota spagnolo alla prima occasione utile ha subito dato un segno del suo valore mettendo a distanza Jenson Button. L'inglese ha dovuto abortire il primo tentativo da qualifica per una foratura lenta, ma poi è rimasto 14esimo a otto decimi dal compagno di squadra.

La top ten è completata da Nico Hulkenberg con la seconda Force India e Max Verstappen con la Toro Rosso. Non hanno brillato le Williams: Felipe Massa è 11esimo, mentre Valtteri Bottas è solo 17esimo. Continua a deludere la Sauber C34 nella spec B con Felipe Nasr e Marcus Ericsson di conserva al 12esimo e 13esimo posto.

Sessione difficile per la Manor: Will Stevens è andato a sbattere contro le barriere dopo tre giri costringendo la direzione gara a esporre la bandiera rossa per spostare la monoposto dell'inglese che ha picchiato con la posteriore sinistra, mentre nei box stavano montando la monoposto di Alexander Rossi che aveva urtato alla conclusione della prima sessione di prove libere, al debutto in Formula 1, piegando le sospensioni del lato destro. Sulla macchina dello spilungone americano si è resa necessaria anche la sostituzione della trasmissione e ha potuto girare solo nell'ultima parte del turno.

Hanno dovuto fare i conti con i murett anchei Carlos Sainz (Toro Rosso) e Pastor Maldonado (Lotus) che se la sono cavata con una foratura.

PosDriverCarTimeGapLaps
1 Daniil Kvyat Red Bull/Renault 1m46.142s - 34
2 Kimi Raikkonen Ferrari 1m46.181s 0.039s 34
3 Daniel Ricciardo Red Bull/Renault 1m46.256s 0.114s 29
4 Lewis Hamilton Mercedes 1m46.479s 0.337s 33
5 Sebastian Vettel Ferrari 1m46.487s 0.345s 35
6 Sergio Perez Force India/Mercedes 1m46.659s 0.517s 30
7 Nico Rosberg Mercedes 1m46.781s 0.639s 34
8 Fernando Alonso McLaren/Honda 1m46.959s 0.817s 26
9 Nico Hulkenberg Force India/Mercedes 1m47.294s 1.152s 35
10 Max Verstappen Toro Rosso/Renault 1m47.427s 1.285s 32
11 Felipe Massa Williams/Mercedes 1m47.684s 1.542s 28
12 Felipe Nasr Sauber/Ferrari 1m47.755s 1.613s 26
13 Marcus Ericsson Sauber/Ferrari 1m47.795s 1.653s 33
14 Jenson Button McLaren/Honda 1m47.888s 1.746s 28
15 Carlos Sainz Toro Rosso/Renault 1m48.012s 1.870s 23
16 Romain Grosjean Lotus/Mercedes 1m48.096s 1.954s 32
17 Valtteri Bottas Williams/Mercedes 1m48.118s 1.976s 28
18 Pastor Maldonado Lotus/Mercedes 1m50.094s 3.952s 30
19 Alexander Rossi Marussia/Ferrari 1m56.739s 10.597s 9
20 Will Stevens Marussia/Ferrari 1m59.932s 13.790s 3

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